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Orban si scaglia contro i giudici rossi dopo il processo a Salvini: parole durissime sulla scelta della Procura



Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, si trova nuovamente al centro dell’attenzione mediatica e politica dopo che la Procura di Palermo ha presentato un ricorso contro la sua assoluzione nel caso riguardante la nave Open Arms. La decisione della Procura ha suscitato una forte reazione da parte di esponenti della destra europea, che hanno espresso il loro sostegno a Salvini attraverso dichiarazioni pubbliche e social media.



Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha commentato la situazione affermando: “La persecuzione non conosce limiti. Il ricorso presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione di Matteo Salvini, scandalosamente processato per aver impedito agli immigrati clandestini di sbarcare in Italia quando era Ministro dell’Interno, dimostra una tenacia che nessuno può ignorare. Il mio pieno sostegno a Matteo Salvini, di cui conosco il coraggio di fronte a questa ingiustizia.”

Anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha preso posizione, scrivendo sui social: “L’assurdità della sinistra in piena vista: i procuratori italiani stanno facendo appello contro l’assoluzione di Matteo Salvini nel caso ‘Open Arms’ per aver fatto ciò che ogni leader responsabile dovrebbe fare: difendere i confini del proprio Paese. Questa non è giustizia, è una vendetta politica. Siamo con Matteo!” In risposta, Salvini ha ringraziato Orbán per il supporto, dichiarando: “Grazie per il tuo supporto, Viktor. Non mi tirerò indietro.”

Il politico romeno George Simion ha sottolineato la determinazione di Salvini nel difendere i confini italiani, affermando: Salvini difese fermamente i confini del suo Paese e fu assolto. Ma i pubblici ministeri non furono d’accordo e presentarono ricorso diretto alla Corte Suprema. Il caso del rapimento di migranti da parte di ‘Open Arms’ è sintomatico. La guerra giudiziaria è la stessa in tutti i Paesi. Siamo con te, Matteo!”

Le parole di sostegno continuano a giungere da altri leader di destra in Europa. Gerolf Annemans, politico belga, ha espresso il suo appoggio, mentre Santiago Abascal, leader di Vox in Spagna, ha dichiarato: “Non perdoneranno alle persone oneste e coraggiose di aver dimostrato agli italiani che i confini nazionali possono e devono essere protetti. Le istituzioni muoiono quando cessano di servire il popolo e soccombono a malattie ideologiche. Coraggio, Matteo. Siamo con te.” Anche Geert Wilders, politico olandese, ha criticato il ricorso, affermando: “Anche qui, la decisione di presentare ricorso contro l’assoluzione del nostro amico e alleato Salvini è una vergogna e una mossa politicamente motivata da parte dei procuratori di sinistra. Difendere i confini del proprio Paese non è un crimine, ma una virtù. Ti sosteniamo tutti e siamo al tuo fianco, Matteo!”

Il caso di Matteo Salvini ha riacceso il dibattito sulle politiche migratorie in Italia e in tutta Europa, con la destra che si mobilita a sostegno del leader leghista. La questione centrale è se le azioni di Salvini come Ministro dell’Interno, nel contrastare l’immigrazione clandestina, debbano essere considerate come atti di responsabilità o come violazioni della legge. La Procura di Palermo sostiene che l’ex ministro ha agito al di fuori delle sue competenze, mentre i sostenitori di Salvini affermano che ha semplicemente difeso gli interessi nazionali.

Questo scontro legale non solo coinvolge Salvini, ma si inserisce in un contesto più ampio di tensioni politiche in Europa, dove le questioni di immigrazione e sovranità nazionale sono sempre più al centro del dibattito pubblico. La destra europea sembra unita nel sostenere Salvini, evidenziando una crescente polarizzazione tra le forze politiche sul tema.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si evolverà questa situazione. La reazione della destra europea e il sostegno a Salvini potrebbero influenzare non solo il suo futuro politico, ma anche le dinamiche delle prossime elezioni in Italia e in altri paesi europei. Con il ricorso della Procura, il caso Open Arms continua a essere un punto focale di discussione e un simbolo delle tensioni in corso tra le politiche di immigrazione e i diritti umani in Europa.



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