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Parkinson e cellule iPS: la rivoluzione parte dal Giappone



In Giappone, sette pazienti affetti da Parkinson hanno ricevuto un trapianto di neuroni dopaminergici ottenuti da cellule adulte riprogrammate, note come cellule staminali pluripotenti indotte (iPS). Questo approccio non è più una speranza astratta: i primi risultati clinici sono già realtà e segnano un passo avanti nella medicina rigenerativa.



Come funziona la terapia

I neuroni trapiantati sono stati generati a partire da cellule iPS, cioè cellule adulte riportate a uno stato embrionale tramite la riprogrammazione genetica. Queste cellule vengono coltivate in condizioni controllate, selezionate per sicurezza e qualità, e successivamente differenziate in neuroni dopaminergici, ossia le cellule che nel cervello producono dopamina. Il trapianto viene eseguito con estrema precisione chirurgica, senza ricorrere a tessuti fetali e senza implicazioni etiche controverse: solo biotecnologia d’avanguardia.

Dopo il trapianto, la produzione di dopamina è aumentata in modo significativo in alcune aree del cervello, con miglioramenti clinici documentati in quattro dei sette pazienti trattati. In alcuni casi, la risposta è stata paragonabile alle terapie dopaminiche tradizionali, ma senza la necessità di farmaci aggiuntivi. I pazienti non hanno mostrato effetti collaterali gravi né segni di rigetto clinico nei due anni successivi all’intervento. Questi risultati sono stati ottenuti nell’ambito di uno studio clinico condotto dall’Università di Kyoto in collaborazione con Sumitomo Pharma.

Il protocollo, sviluppato presso l’Università di Kyoto e Sumitomo Pharma, rappresenta uno dei primi esempi al mondo di utilizzo clinico delle cellule iPS per malattie neurodegenerative. L’approccio ha già dimostrato sicurezza e segnali di efficacia, tanto che Sumitomo Pharma prevede di richiedere l’approvazione ufficiale entro la fine del 2025. Se approvata, questa sarebbe solo la seconda terapia basata su cellule iPS autorizzata nella storia della medicina.

Verso nuove frontiere: Alzheimer, SLA e oltre

Il successo di questa sperimentazione apre la strada a nuove terapie per altre malattie neurologiche come Alzheimer e SLA, dove la sostituzione di neuroni danneggiati potrebbe rappresentare una svolta. Il Giappone si conferma così leader mondiale nella medicina rigenerativa, grazie a un ecosistema di ricerca e sviluppo che integra università, aziende e sostegno governativo.

Il trapianto di neuroni dopaminergici derivati da cellule iPS rappresenta una delle frontiere più promettenti della lotta al Parkinson. Non solo offre una speranza concreta di miglioramento dei sintomi, ma inaugura una nuova era in cui il cervello umano può essere rigenerato, neurone per neurone, grazie all’ingegneria cellulare.



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