Pfizer si trincera e risponde a Trump: “I dati sull’efficacia sono trasparenti e sono già in 600 studi”, ma non dice quali. Insomma, niente risposta concreta per il presidente americano, anche se la multinazionale dice di “accogliere con favore l’appello alla trasparenza del Presidente”. Sì, ok.
Trump aveva chiesto a Big Pharma di tirare fuori i dati sull’efficacia del vaccino Covid, chiaro e tondo. E Pfizer, capitanata da Albert Bourla, ha risposto con un comunicato che suona un po’ come “Grazie per aver chiesto, siamo super trasparenti, lo giuriamo!”. Secondo loro, i dati Pfizer sono finiti in più di 600 pubblicazioni scientifiche. Quali? Boh. Nessun dettaglio.
Andando avanti con la nota, Pfizer si prende pure un po’ di meriti: “Operazione Warp Speed e i vaccini mRNA sono stati un successo storico per la salute pubblica. Sotto Trump, l’innovazione americana ha fatto scuola, evitando il disastro economico e salvando più di 14 milioni di vite nel mondo”. Numeri belli grossi, eh.
Poi via con la celebrazione: “Warp Speed ha ridato fiducia ai consumatori, ha fatto risparmiare più di 1.000 miliardi di dollari per via delle malattie gravi evitate e ha aumentato la produzione nazionale. Grazie a questa leadership, adesso abbiamo una piattaforma che può rivoluzionare pure la ricerca sul cancro. Roba da Nobel per la Pace, praticamente”.
Ma la sostanza? La risposta concreta a Trump non arriva, nonostante la solita frase sull’apprezzare la trasparenza. Pfizer dice solo che “i dati dettagliati sono stati dati alle autorità di 130 Paesi, tutte hanno approvato dopo averli analizzati”. E cita Regno Unito, Danimarca, Israele, Turchia come esempi di Paesi che hanno continuato a raccogliere prove sull’efficacia e sicurezza, confermando tutto nella vita reale.
Perché tutto sto casino? Qualche giorno fa Trump su X (l’ex Twitter, per chi si fosse perso il rebranding) aveva pressato le case farmaceutiche: “Molti pensano che questi vaccini siano un miracolo che ha salvato milioni di vite. Altri non sono d’accordo! Con i CDC messi in discussione, voglio la risposta, e la voglio subito”, aveva scritto. Insomma, la palla è ancora lì, e la trasparenza… pure.



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