Da quando Rai1 e Canale 5 hanno cominciato a sgomitare nell’access prime time – Affari Tuoi da una parte, La Ruota della Fortuna dall’altra – sembra quasi che si parli solo di ascolti, Auditel, percentuali e chiacchiere da bar tra fan delle due fazioni. E ovviamente, spuntano fuori i soliti tecnicismi: chi vince, chi perde, chi regge meglio la botta. Insomma, il televoto dei numeri.
Questa prima settimana? Gerry Scotti e la sua Ruota hanno battuto Stefano De Martino, punto. E Pier Silvio Berlusconi, mai uno che si tiene le cose per sé, si è lanciato in un discorsone per gasare il suo team – roba che non è certo passata inosservata. Ha pure tirato una frecciatina mica da ridere: secondo lui, Affari Tuoi “non è un gioco, si vincono un sacco di soldi senza nessun merito”. Dai Pier Silvio, però, diciamolo: nel frattempo, su Telecinco, che sarebbe la versione spagnola di Canale 5, trasmettono ¡Allá Tú! – ovvero il gemello iberico dei nostri amati “pacchi”. Fa un po’ ridere, no?
¡Allá Tú! su Telecinco: la versione spagnola di Affari Tuoi
In Spagna ¡Allá Tú! tira ancora parecchio, eh. Va avanti a ondate: la prima stagione dal 2004 al 2008, poi un salto su Cuatro nel 2011, e dopo una lunga pausa, rieccoli nel 2023 più carichi che mai. Più o meno la stessa storia di Affari Tuoi, che anche da noi ha fatto su e giù come uno yo-yo televisivo. Al timone, quasi sempre, Jesús Vázquez – tranne quando era impegnato altrove e lo ha sostituito Arturo Valls. I concorrenti spagnoli? Provano la sorte esattamente come da noi: il concetto resta quello, come ha pure detto Berlusconi. Forse, il bello del programma è proprio lì – nessun merito richiesto, tutti possono provarci, zero distinzioni. Un po’ lotteria, un po’ sogno da prime time.
Però, occhio: qualche differenza tra la versione italiana e quella spagnola c’è eccome.
Le differenze tra i due game show
Allora, va detto: sia Affari Tuoi che ¡Allá Tú! si basano sul format Deal or No Deal, che nasce in Olanda e poi viene venduto in giro per il mondo – un po’ come la pizza che trovi dappertutto, ma con qualche variante locale. Gli autori, si sa, ci mettono del loro: cambiano due cose qui, aggiustano una regola lì, ma la struttura resta quella.
Per esempio: in Spagna i pacchi sono da 22 a 26 (dipende dalla stagione), mentre in Italia sono 21, come le regioni nostrane – insomma, patriottismo pure nei giochi. E poi, su Telecinco, i concorrenti hanno più possibilità di vincita perché ci sono delle mini-sfide dentro il gioco, che a volte possono anche farti perdere soldi. Da noi invece c’è il Dottore, il misterioso burattinaio che fa le offerte.
La vera differenza, però, sta nei soldi: in Spagna si può arrivare a vincere 600mila euro – mica briciole! Da noi, invece, al massimo sono 300mila. Quindi alla fine, sì, Berlusconi ha pure ragione quando dice che “si vincono tanti soldi senza merito”, ma a ben vedere in Spagna si vince pure di più, sempre senza merito. Chiamatelo karma televisivo, o semplicemente la magia dei pacchi: tanto il pubblico ci casca sempre, da Roma a Madrid.



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