​​


Piersilvio, arriva una pessima notizia: Mediaset in crisi, ascolti di Rete4 in caduta libera



La stagione autunnale si sta rivelando particolarmente difficile per Rete 4, un tempo punto di riferimento della televisione d’opinione di Mediaset. Gli ascolti dei talk politici mostrano un calo evidente: Quarta Repubblica di Nicola Porro, Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio e persino Fuori dal Coro di Mario Giordano registrano risultati al ribasso. Il tradizionale “retequattrismo”, basato su dibattiti accesi e forte polarizzazione, appare ormai in crisi, mentre la concorrenza cresce e il pubblico cambia abitudini, mettendo a rischio l’identità storica della rete.



Il calo degli ascolti e i programmi più in difficoltà

Le prime serate di Rete 4 non riescono più a imporsi come un tempo. Quarta Repubblica fatica a raggiungere gli obiettivi del lunedì, È sempre Cartabianca non decolla, e Dritto e Rovescio resta sotto i livelli delle passate stagioni. Anche Fuori dal Coro non replica più le sue performance più incisive. L’unico programma ancora stabile è Quarto Grado di Gianluigi Nuzzi, che continua ad attirare una sua nicchia grazie al taglio investigativo e alla scelta di evitare la politica. Un segnale chiaro: il pubblico sembra sempre meno interessato allo scontro e più attratto da contenuti narrativi.

Il contesto politico e la perdita di mordente

La forza di Rete 4 è sempre stata la vivacità del dibattito politico, ma oggi lo scenario è cambiato. La stabilità del governo Meloni e l’assenza di una vera opposizione riducono la tensione e, di conseguenza, l’efficacia dei talk. La rete appare meno incisiva, spesso prevedibile, mentre anche i temi internazionali — Ucraina, Medio Oriente — vengono affrontati senza l’energia di un tempo. Il pubblico, abituato ai ritmi dei social e delle piattaforme digitali, tende così a disaffezionarsi.

L’arrivo di Bianca Berlinguer e Tommaso Labate avrebbe dovuto rappresentare una svolta, ma gli effetti non si vedono: la Berlinguer non è riuscita a trasferire su Rete 4 il pubblico di Rai 3, mentre gli spettatori tradizionali della rete non si riconoscono nel suo stile più moderato. Labate, a sua volta, fatica a trovare un’identità chiara: troppo equilibrato per chi cerca posizioni nette, troppo “mediasetiano” per chi proviene da ambienti progressisti. Ne risulta una perdita di personalità editoriale.

La concorrenza e le sfide di una rete in cerca di identità

A peggiorare il quadro c’è anche la concorrenza interna ed esterna. La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti domina l’access prime time su Canale 5, sottraendo pubblico a Rete 4. Le fiction Rai e i programmi di La7 rappresentano alternative sempre più forti nella fascia serale. In questo contesto, la rete guidata da Piersilvio Berlusconi tenta nuove formule e sperimenta anteprime e dibattiti tematici, ma i risultati restano incerti. L’impressione è che Rete 4 non riesca più a definire con chiarezza la propria voce in un panorama televisivo affollato e in continua evoluzione.



Add comment