Pietro Orlandi racconta il dramma della sua famiglia: l’assenza di risposte dal Vaticano, il dolore di sua madre e il ricordo di Emanuela.
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, continua a portare avanti la battaglia per scoprire la verità sulla scomparsa della sorella, un caso che da decenni coinvolge il Vaticano e scuote l’opinione pubblica. Invitato nella trasmissione Verissimo condotta da Silvia Toffanin, Pietro ha condiviso momenti di profondo dolore familiare, soffermandosi in particolare sulla condizione di sua madre, che a 95 anni vive ancora nell’incertezza e nella speranza di sapere cosa sia accaduto alla figlia.
“Dal Vaticano ci hanno voltato tutti le spalle. A noi e anche a mia madre, che è sola da quando è morto mio papà nel 2004″, ha dichiarato Pietro. Un sentimento di abbandono che si è accentuato con il passare degli anni. “Mi ricordo quando i miei genitori andavano insieme ai Giardini Vaticani per pregare davanti alla riproduzione della Madonna di Lourdes. Se vedevano un cardinale da lontano, lo osservavano abbassare la testa e allontanarsi. Dopo la morte di mio padre, nessuno tra queste eminenti figure si è più avvicinato a mia madre per rivolgerle una parola o offrirle conforto.”
La mamma di Emanuela: una vita segnata dall’attesa
Pietro ha raccontato con dolore la condizione attuale di sua madre, che nonostante l’età avanzata continua a vivere nella stessa casa dove lui ed Emanuela sono cresciuti. “Ogni tanto mi chiede se ho ritrovato Emanuela. È devastante per un genitore non sapere nulla: non sa se ha sofferto, non sa cosa le sia successo. Questa è la cosa più brutta.” Pietro è convinto che almeno 4-5 persone all’interno del Vaticano sappiano cosa sia realmente accaduto a Emanuela, ma nessuno sembra voler rivelare la verità.
La figura della madre di Pietro è descritta come fragile ma allo stesso tempo forte. “Fisicamente sta benissimo, ma vive in un mondo tutto suo,” ha spiegato Pietro. Parlando della canzone di Simone Cristicchi presentata al Festival di Sanremo, Pietro ha detto: “In quella canzone ho rivisto mia madre. Ogni volta che si parla di Emanuela, sprofonda nel dolore, ma poi basta una distrazione e cambia umore. Forse questa sua condizione mentale l’aiuta ad affrontare una situazione così insostenibile.”
Il silenzio del Vaticano e il peso del passato
Pietro Orlandi non risparmia critiche al Vaticano, accusandolo di un silenzio assordante che dura da anni. “Non dico tutto il Vaticano, ma almeno alcune persone sanno cosa è successo a mia sorella. Il problema è che non importa loro nulla del dolore di una donna che a 95 anni aspetta ancora risposte.”
Nel corso dell’intervista, Pietro ha ricordato come sua madre abbia sempre sperato in un gesto di vicinanza da parte delle alte sfere della Chiesa. Tuttavia, questa speranza si è trasformata in delusione. “Quando penso a mia madre, mi rendo conto che io ho perso una sorella, ma lei ha perso una figlia senza sapere perché. È un dolore che non posso nemmeno immaginare.”
Una battaglia per la verità
Il caso Orlandi rimane uno dei misteri più inquietanti legati al Vaticano. Pietro continua a chiedere giustizia e verità per sua sorella e per la sua famiglia. “Mia madre merita di sapere qualcosa prima che sia troppo tardi,” ha concluso con amarezza.
La storia di Emanuela Orlandi e il dolore della sua famiglia rappresentano una ferita aperta che richiede risposte. Nel frattempo, Pietro promette di non fermarsi fino a quando non saranno fatte chiarezza e giustizia.
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