Un incidente in mare ha visto un caccia del valore di 80 milioni di euro precipitare nei fondali del Mar Rosso. La notizia è stata riportata dalla Cnn, secondo cui l’incidente è avvenuto a seguito di un allarme lanciato per un possibile attacco da parte dei fondamentalisti yemeniti. La portaerei americana, nel tentativo di evitare l’attacco, ha iniziato a compiere manovre evasive che hanno portato alla caduta del velivolo. Il pilota è riuscito a mettersi in salvo, riportando solo lievi ferite.
Dalle indagini sull’accaduto, emerge che sul ponte della nave si trovava una squadra di marinai impegnata a spostare il jet all’interno dell’hangar, utilizzando un trattore come da protocollo. Tuttavia, l’allerta di un potenziale attacco yemenita ha costretto il comandante della portaerei a eseguire manovre rapide e improvvise nel Mar Rosso, causando l’inclinazione della nave prima su un lato e poi sull’altro. Questo movimento ha fatto perdere stabilità al jet, che si trovava sul ponte, portandolo a cadere in acqua.
Questo genere di attacchi è tipico delle tattiche degli Houti, che mirano a colpire le navi con incursioni rapide. I radar americani sono programmati per rilevare immediatamente queste minacce e lanciare l’allarme, come accaduto in questo caso. La strategia delle navi occidentali prevede manovre rapide per deviare i proiettili o i missili in arrivo. Fortunatamente, la manovra ha avuto successo, ma non è stato possibile mettere in salvo il costoso caccia in tempo.
L’incidente ha coinvolto circa 5.000 persone a bordo della portaerei, tutte impegnate nel tentativo di gestire la situazione critica. Nonostante gli sforzi, il velivolo è andato perduto. La Cnn riporta che “l’ammiraglia avrebbe iniziato a serpeggiare tra un’onda e l’altra dopo l’allarme di un’incursione dei fondamentalisti yemeniti”, sottolineando la gravità della situazione.
Le operazioni per il recupero del jet sono già state avviate, ma la profondità e le condizioni del Mar Rosso rappresentano una sfida significativa. Le autorità americane stanno valutando le possibili opzioni per recuperare il velivolo e stanno collaborando con esperti subacquei per determinare il modo più sicuro ed efficace per procedere.
Questo incidente sottolinea i rischi associati alle operazioni militari in aree instabili come il Mar Rosso, dove le tensioni geopolitiche possono portare a situazioni di emergenza inaspettate. Le forze navali americane sono costantemente impegnate a migliorare le loro tattiche e strategie per affrontare tali minacce, ma episodi come questo evidenziano quanto sia complesso garantire la sicurezza delle operazioni in mare aperto.
Il valore del jet perso rappresenta una significativa perdita economica, ma la priorità rimane la sicurezza del personale a bordo delle navi. Gli incidenti in mare richiedono una risposta rapida e coordinata per minimizzare i rischi e garantire che nessuna vita venga messa in pericolo.
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