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Regionali Marche, la doppia beffa di Alessia Morani: pochi voti e addio a Bruxelles



Alessia Morani si trova in una situazione difficile dopo le recenti elezioni. Aveva due opportunità: occupare il seggio di Matteo Ricci al Parlamento europeo o essere eletta nel Consiglio regionale. Tuttavia, ha fallito in entrambe le occasioni. Attualmente, l’unica possibilità rimasta è che Ricci decida di non accettare il suo nuovo incarico a Bruxelles e di rimanere come capogruppo d’opposizione in Regione, lasciando così il suo posto libero. Morani era la prima dei non eletti nelle elezioni europee del 2024, il che significa che, in caso di vittoria di Ricci contro Francesco Acquaroli, avrebbe potuto subentrare.



Morani si era anche candidata nella lista pesarese del Partito Democratico, ma le cose non sono andate come sperato. È stata superata dal vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini, e dalla consigliera regionale uscente, Micaela Vitri. Fino alla tarda serata di ieri, era in corsa per il terzo posto con Alessandro Piccini, il sindaco di Cantiano, colpito dall’alluvione.

La situazione è complicata anche per Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Partito Democratico, che aveva combattuto per escludere dalla candidatura i consiglieri che avevano già completato due mandati. Tra questi vi sono nomi noti come Antonio Mastrovincenzo e Manuela Bora, entrambi con una lunga carriera di preferenze alle spalle. Nonostante i suoi sforzi, Bomprezzi ha ottenuto risultati deludenti, finendo lontana dai primi posti nella lista anconetana del partito. Questo scenario potrebbe portare a una resa dei conti interna, con tensioni crescenti all’interno del partito.

Un altro grande escluso è Maurizio Mangialardi, già candidato presidente nel 2020, che ha chiuso la sua corsa intorno al quinto posto, poco avanti a Bomprezzi. Anche l’ex assessora Chiara Biondi, che aveva tentato una transizione dalla Lega a Forza Italia, è rimasta fuori dai giochi, segnalando un’ulteriore difficoltà per i candidati che cercano di affermarsi in un contesto politico in continua evoluzione.

La situazione di Alessia Morani è particolarmente complessa. La sua speranza di subentrare a Ricci si basa su una decisione che potrebbe non verificarsi. La sua esclusione dal Consiglio regionale rappresenta una battuta d’arresto significativa, considerando le aspettative che aveva riposto nella competizione. Essere la prima dei non eletti non è sufficiente a garantire un seggio, e la sua posizione ora è incerta.

Il contesto politico attuale è caratterizzato da una forte competizione interna al Partito Democratico, con alleanze e rivalità che si intensificano. Il risultato delle elezioni ha messo in evidenza non solo le difficoltà di Morani, ma anche quelle di altri membri del partito, costringendo i leader a riflettere su strategie future e alleanze. La battaglia per il potere all’interno del partito è destinata a continuare, mentre i membri cercano di trovare un equilibrio tra le varie fazioni e le diverse visioni politiche.

In questo scenario, l’assenza di un candidato forte potrebbe rivelarsi problematica per il Partito Democratico, già in difficoltà a livello nazionale. La mancanza di risultati positivi nelle elezioni recenti potrebbe mettere in discussione la leadership di Elly Schlein e le sue strategie. La necessità di rinnovamento e di una visione chiara è più urgente che mai, poiché il partito deve affrontare le sfide poste da un centrodestra in crescita e da un elettorato sempre più esigente.



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