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Risorsa recidiva massacra due italiani con una bottiglia: il giudice sceglie i domiciliari, non l’espulsione



I Carabinieri di Badia Polesine hanno rintracciato e tratto in arresto un cittadino marocchino di 25 anni in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dalla Corte di Appello di Milano. L’ordinanza prevede l’applicazione degli arresti domiciliari a seguito di gravi indizi di colpevolezza legati a un episodio di violenza avvenuto lo scorso 2 agosto in città.



La vicenda trae origine da una lite verificatasi nella notte tra il 1° e il 2 agosto, in piazza Vittorio Emanuele a Badia Polesine. Protagonisti dell’episodio, oltre al 25enne, una coppia di cittadini italiani residenti in zona. Dalle prime ricostruzioni, si è trattato di un acceso diverbio degenerato rapidamente in un’aggressione, avvenuta sotto i portici d’ingresso del Municipio, proprio davanti ai tavoli di un bar chiuso in quel momento.

Le urla dei giovani coinvolti avrebbero attirato l’attenzione di diversi passanti, che hanno assistito alla scena. Nonostante la vicinanza con la caserma dei Carabinieri, la lite si è protratta per alcuni minuti, diventando il centro della cronaca cittadina.

Grazie all’acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale e alle testimonianze raccolte da persone presenti in piazza, i militari hanno potuto ricostruire nel dettaglio la sequenza dei fatti. Il contributo delle registrazioni è stato ritenuto fondamentale per definire la responsabilità attiva del cittadino marocchino durante le fasi più concitate dell’alterco.

Le risultanze investigative sono state trasmesse all’Autorità giudiziaria competente, che ha valutato la sussistenza di gravi elementi indiziari nei confronti del giovane. La Procura di Milano ha quindi richiesto l’adozione di una misura cautelare più severa rispetto a quella inizialmente disposta. A seguito della richiesta, la Corte di Appello di Milano ha emesso un’apposita ordinanza di arresti domiciliari.



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