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Rissa verbale nel PD: microfono aperto svela l’insulto choc, “Bocch*nara”



Un episodio di insulti sessisti ha scosso il Consiglio della Circoscrizione Otto del Comune di Torino, dove il consigliere Dario Pera ha rivolto una battuta volgare alla collega Noemi Petracin. L’incidente è avvenuto durante una seduta online, quando Pera, rispondendo a una domanda sulla collega assente, ha commentato: “Starà facendo un p…”, insinuando un riferimento sessuale inappropriato. La frase, considerata offensiva e degradante, è stata immediatamente denunciata da Petracin, che ha chiesto chiarimenti e ha espresso il suo disappunto per il comportamento del collega.



La situazione si è sviluppata durante una riunione in cui i consiglieri erano collegati da remoto. Quando la funzionaria del Comune ha chiamato Pera, questi ha risposto normalmente. Tuttavia, quando è stato il turno di Petracin, che non ha risposto, Pera ha cercato di sdrammatizzare con la sua battuta sessista. Dopo l’incidente, Pera ha tentato di giustificarsi, affermando: “Stavo parlando con mio cugino, è una parola che non c’entra niente né con la collega né con il consiglio. Parlavo con mio cugino. Con Petracin ci siamo anche chiariti”. Tuttavia, il tentativo di chiarimento non ha portato alla revoca delle accuse da parte della collega.

Petracin ha sottolineato la gravità del commento, dicendo: “Il commento del collega di partito Dario Pera è stato chiaro e inequivocabile, come si sente dalla registrazione. Ecco l’ennesimo esempio di come alcuni si sentano legittimati ad utilizzare la sessualità per fare ironia sulle donne. È disgustoso sentire ancora battute di questo tipo nel 2025 ed è inaccettabile che questo avvenga in un contesto pubblico e istituzionale, di fronte a una collega nella sua veste di amministratrice”.

La consigliera ha anche evidenziato che un simile atteggiamento non è compatibile con un ruolo nelle istituzioni. Ha dichiarato: “Ritengo questo atteggiamento non compatibile con un ruolo nelle istituzioni e non intendo lasciar correre perché se non c’è rispetto non può esserci alcun tipo di collaborazione, men che meno quella politica per il bene della città”. Petracin ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di denunciare pubblicamente tali comportamenti per combattere il linguaggio e i metodi maschilisti e patriarcali.

In risposta all’incidente, il Partito Democratico ha preso una posizione ferma, chiedendo le dimissioni di Dario Pera e valutando anche la possibilità di allontanarlo dal partito. Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Claudio Cerrato, ha dichiarato: “Siamo chiamati a difendere la dignità delle persone e la credibilità delle istituzioni, respingendo con decisione ogni forma di sessismo e discriminazione”.

L’episodio ha suscitato una forte reazione tra i membri del consiglio e ha attirato l’attenzione dei media, sollevando interrogativi sulla cultura del rispetto e della dignità all’interno delle istituzioni. Molti hanno espresso il loro sostegno a Petracin, sottolineando l’importanza di combattere ogni forma di sessismo e di promuovere un ambiente di lavoro rispettoso per tutti.

Questo incidente mette in luce una questione più ampia riguardante il maschilismo e il patriarcato, che, nonostante le battaglie per i diritti delle donne, sembrano persistere anche in contesti politici progressisti. La reazione del Partito Democratico e la denuncia da parte di Petracin rappresentano un passo importante verso la sensibilizzazione e la lotta contro tali comportamenti.

In conclusione, l’accaduto a Torino evidenzia la necessità di un cambiamento culturale all’interno delle istituzioni, dove il rispetto e la dignità devono essere valori fondamentali. La speranza è che episodi come questo possano servire da monito per promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità tra i rappresentanti politici, affinché il linguaggio sessista e le battute volgari diventino un ricordo del passato.



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