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Ritenuta colpevole di aver affogato la figlia neonata nel water, si identificava come una “vampira”



Una giovane madre pugliese è accusata di aver ucciso la figlia appena nata. Il suo diario nascosto potrebbe rivelare dettagli sulla sua salute mentale.



Una vicenda drammatica e inquietante scuote il Padovano. Una 29enne pugliese di origine brasiliana è accusata di aver ucciso la sua bambina subito dopo il parto. Il tragico evento si è verificato in una casa di Piove di Sacco, dove i carabinieri hanno trovato il corpo della neonata con la testa incastrata nel water.

La donna, che lavorava in un locale notturno situato sotto l’appartamento in cui viveva, si trova ora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Gli inquirenti stanno analizzando un suo diario segreto, nascosto in una borsa all’interno di un armadio, che potrebbe fornire importanti indizi sul suo stato mentale. Nel diario, infatti, la madre si sarebbe definita una “vampira”, facendo ripetuti riferimenti al vampirismo.

I dettagli del tragico evento

Secondo i primi risultati dell’autopsia, la neonata sarebbe morta per annegamento. L’esame ha rilevato la presenza di acqua nei polmoni e alcune ferite alla testa. Gli investigatori ipotizzano che la donna abbia partorito la figlia nel water, lasciandola nell’acqua dove è morta soffocata.

La scena descritta dai soccorritori del 118 è stata straziante: la neonata è stata trovata con la testa incastrata nel water. Si sospetta inoltre che la madre possa aver tirato lo sciacquone più volte nel tentativo di liberarsi del corpo. Non riuscendo nell’intento, la donna avrebbe poi contattato alcune colleghe di lavoro prima di chiamare i soccorsi.

Il ruolo del diario segreto

Gli inquirenti stanno cercando di fare luce sul contenuto del diario personale della donna, che potrebbe rivelare dettagli cruciali sul suo stato mentale. Nel diario, la 29enne si sarebbe definita una “vampira”, un’affermazione che ha sollevato dubbi sulla sua capacità di intendere e di volere.

Il suo avvocato potrebbe utilizzare questi scritti per richiedere una perizia psichiatrica, al fine di dimostrare eventuali problemi di salute mentale della sua assistita. Resta ancora da chiarire cosa intendesse realmente con i riferimenti al vampirismo e se questi possano essere collegati al tragico gesto.

Le indagini sul locale notturno

Parallelamente al caso di omicidio, le autorità hanno avviato accertamenti sul locale notturno in cui la donna lavorava. L’ex proprietario del club ha raccontato di essersi accorto della gravidanza della 29enne, nonostante lei negasse di aspettare un bambino:

“Non ci credevo, ma non ho voluto indagare. Di solito le ragazze rimanevano là per poco tempo, qualche settimana al massimo, se avevano bisogno di un appoggio iniziale”.

Il locale è stato posto sotto sequestro per ulteriori verifiche, mentre le indagini proseguono per ricostruire il contesto sociale e lavorativo in cui viveva la donna.

Una tragedia che lascia molti interrogativi

Questo caso ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando aperti molti interrogativi. Gli investigatori stanno cercando di comprendere se la donna abbia agito in preda a un momento di disperazione o se ci siano stati segnali pregressi di disagio mentale.

Il contenuto del diario e le testimonianze di chi la conosceva potrebbero rivelarsi fondamentali per far luce su un gesto così estremo. Nel frattempo, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori.



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