Roberto Saviano, noto giornalista e scrittore, ha annunciato su Instagram la scomparsa della sua amata zia Silvana, affettuosamente chiamata “Lalla” durante la sua infanzia. In un post toccante, Saviano ha espresso il dolore per la perdita della zia, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita, insieme a sua madre. “Zia Lalla non c’è più”, ha scritto Saviano, ricordando come la sua storia personale abbia influenzato profondamente la vita dei suoi cari.
Nel suo messaggio, Saviano ha raccontato come da bambino avesse scelto di chiamare la zia “Lalla”, un nome più semplice da pronunciare rispetto a Silvana. La zia non si era mai sposata e aveva deciso di dedicarsi a lui e a suo fratello, scegliendoli come figli. “Non le eravamo capitati”, ha sottolineato Saviano, descrivendo l’impegno della zia nel crescerlo, svegliandolo ogni mattina, misurandogli la temperatura, accompagnandolo a scuola e alle lezioni di pianoforte.
Il giornalista ha continuato il suo racconto, descrivendo come la zia gli avesse insegnato a usare le posate, cucinato frullati, curato le sue ferite e partecipato ai suoi giochi. “Mi ha insegnato a rompere le uova di cioccolato con un pugno, costruito imperi di Lego, collezionato con me squadre di Subbuteo”, ha scritto Saviano, evidenziando l’importanza della zia nella sua vita. “Tutto ciò che sono ha la sua traccia, tutto ciò che non sarò più ha la sua assenza”, ha aggiunto.
Silvana aveva rifiutato di lavorare in banca e di sposarsi per mantenere il controllo sulla propria vita. Saviano ha ricordato l’amore della zia per gli animali, elencando i nomi di tutti i gatti e cani che avevano vissuto con lei. “Silvana era l’amore creativo per i suoi animali”, ha scritto.
Nel suo lungo messaggio di addio, Saviano ha riflettuto sull’impatto delle sue scelte sulla vita della zia e della madre. “Sono stato una sventura per lei”, ha ammesso, riferendosi alle difficoltà che la sua vicenda personale aveva causato alla famiglia. Saviano ha descritto come le sue scelte abbiano costretto la zia e la madre a cambiare città e abitudini, difendendolo dai commenti continui. “Provava a seguirmi e ad assistermi quando, all’inizio, le scorte mi spostavano continuamente”, ha spiegato.
Il giornalista ha riconosciuto il dolore e l’isolamento che le sue decisioni avevano causato alla zia. “Le mie scelte le hanno causato dolore e peggiorato l’isolamento”, ha confessato Saviano, prendendosi la responsabilità dell’impatto della sua esposizione pubblica sulla vita della zia. “A nessun altro la colpa se non alla mia esposizione che l’ha travolta”, ha concluso.
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