Il presidente francese Emmanuel Macron e il leader ucraino Volodymyr Zelensky hanno firmato a Parigi un accordo di cooperazione militare di dieci anni, che prevede la fornitura a Kiev di fino a cento caccia Rafale, sistemi di difesa aerea di nuova generazione, radar e droni. L’intesa, definita da entrambi i leader “storica”, si inserisce nel contesto del sostegno europeo all’Ucraina in una delle fasi più delicate della guerra contro la Russia.
Secondo quanto reso noto dall’Eliseo, il pacchetto militare comprenderà otto sistemi antiaerei Samp-T, quattro radar, missili guidati Aasm Hammer e droni destinati a missioni di osservazione, attacco e intercettazione. I contratti per i caccia Rafale saranno negoziati e attuati gradualmente, con tempi lunghi per la produzione e l’addestramento dei piloti ucraini. “Si tratta di un impegno per la rigenerazione delle forze armate ucraine, in modo che possano scoraggiare qualsiasi nuova incursione una volta raggiunto un cessate il fuoco”, ha spiegato Macron, annunciando che la cooperazione proseguirà almeno fino al 2035.
Il presidente francese ha precisato che l’operazione sarà finanziata con fondi nazionali e con meccanismi europei di sostegno. A questo proposito, ha evocato “forme di indebitamento comune simili a quelle adottate durante la pandemia”, auspicando una maggiore condivisione finanziaria tra i Paesi membri.
Zelensky: “Un’intesa storica per la nostra difesa”
Il presidente ucraino ha definito l’accordo con Parigi “una pietra miliare per la sicurezza futura dell’Ucraina”. Oltre agli armamenti, la Francia fornirà 55 locomotive — finanziate dalla Bers e dalla Banca Mondiale — per contribuire alla ricostruzione della rete ferroviaria ucraina, pesantemente danneggiata dai bombardamenti russi.
“Apprezziamo profondamente il sostegno della Francia”, ha dichiarato Zelensky, che ha visitato insieme a Macron il quartier generale della nuova Forza multinazionale Ucraina, un dispositivo di peacekeeping ideato da Parigi e Londra da attivare al termine delle ostilità.
Il capo di Stato ucraino ha inoltre ribadito il proprio impegno nella lotta alla corruzione, tema al centro del dialogo con Bruxelles per il percorso di adesione all’Unione europea. “Quanto fatto finora non è sufficiente, continueremo ad agire”, ha assicurato. Macron, da parte sua, ha espresso “fiducia nella capacità dell’Ucraina di portare avanti le riforme necessarie in materia di stato di diritto e trasparenza”.
Il contesto europeo e le difficoltà politiche
L’intesa franco-ucraina arriva in un momento di tensione interna all’Unione europea, dove i 27 faticano a trovare un accordo sui nuovi fondi da destinare a Kiev. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha recentemente inviato una lettera ai governi nazionali illustrando diverse opzioni, tra cui l’utilizzo degli asset russi congelati, ma al momento manca un’intesa.
Parigi punta quindi a muoversi autonomamente, proponendosi come guida del fronte europeo più determinato a sostenere militarmente Kiev. Macron ha definito il sostegno alla difesa ucraina “senza ambiguità e senza indugi”, invitando gli altri partner a non rallentare.
Nel frattempo, Zelensky prosegue il suo tour europeo: dopo la Grecia e la Francia, è atteso a Madrid, dove cercherà nuovi accordi per armamenti e forniture energetiche. L’obiettivo è rafforzare la capacità difensiva ucraina in vista dell’inverno e della possibile intensificazione delle offensive russe.
L’accordo decennale tra Francia e Ucraina segna un passo importante nella strategia occidentale di supporto a Kiev, orientata non solo a garantire le difese attuali ma anche a costruire le basi per un esercito moderno e autosufficiente nel futuro. L’Eliseo ha definito l’intesa “una visione di lungo periodo per la stabilità europea”, sottolineando che l’obiettivo non è solo militare ma anche politico, volto a consolidare la sicurezza del continente una volta concluso il conflitto.
Il pacchetto di Parigi si aggiunge agli impegni già assunti da altri Paesi europei — tra cui Svezia, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia — per la fornitura di velivoli F-16 e Gripen. Le tempistiche, tuttavia, restano lunghe, e la capacità dell’Ucraina di gestire una flotta eterogenea di caccia occidentali sarà oggetto di un coordinamento multilaterale tra gli alleati.
Con l’accordo firmato a Parigi, Macron punta a consolidare il ruolo della Francia come leader militare e diplomatico in Europa, mentre Zelensky rafforza la sua rete di sostegni in un momento cruciale della guerra. Entrambi hanno descritto l’intesa come “un investimento per la pace e la sicurezza del continente europeo”.



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