A Roma, nella cornice di Villa Pamphili, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una neonata e di una donna. Il corpo della piccola, di età stimata tra i 5 e i 7 mesi, è stato individuato nel pomeriggio del 7 giugno vicino a una siepe, mentre quello della donna è stato scoperto in serata all’interno di un sacco nero, a circa cento metri di distanza. Le autorità stanno indagando per chiarire le circostanze di questo drammatico evento.
Il primo ritrovamento è avvenuto intorno alle 16, quando alcuni passanti hanno notato il corpo della bambina vicino al quarto ingresso di viale Vittorio Nenni, tra via Leone XIII e via Aurelia Antica. La zona, frequentata quotidianamente da runner e visitatori, si trova nei pressi della Fontana del Giglio e non lontano da un bistrot i cui dipendenti sono stati subito ascoltati dagli investigatori. La piccola presentava carnagione chiara, capelli neri e alcune lesioni sulla mano destra e sul braccio, ma non sono stati riscontrati traumi evidenti. Le autorità hanno delimitato l’area per consentire l’intervento della Polizia Scientifica e del pm di turno della Procura di Roma, Antonio Verdi, che ha supervisionato i rilievi.
Poche ore dopo, durante ulteriori sopralluoghi, gli agenti hanno fatto una seconda macabra scoperta: un sacco nero da cui sporgeva un braccio umano. Al suo interno è stato trovato il corpo di una donna in avanzato stato di decomposizione. Sebbene non siano state ancora formulate ipotesi definitive, gli investigatori ritengono plausibile un collegamento tra i due ritrovamenti. Al momento, l’ipotesi dell’omicidio-suicidio appare meno probabile, poiché il decesso della donna sembrerebbe risalire a un periodo antecedente rispetto a quello della bambina.
Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile di Roma, che sta lavorando per ricostruire gli eventi e identificare le vittime. Gli inquirenti stanno acquisendo le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, tra i quartieri Monteverde e Aurelio, nella speranza di trovare indizi utili su chi abbia trasportato i corpi a Villa Pamphili.
L’area in cui sono stati trovati i cadaveri è un luogo molto frequentato dai cittadini romani, il che rende ancora più inquietante la scoperta. I passanti che hanno notato il corpo della neonata hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine, consentendo l’avvio tempestivo delle operazioni investigative. La Polizia Scientifica ha eseguito rilievi approfonditi sia sul luogo del ritrovamento della bambina sia in quello dove è stata trovata la donna.
Secondo quanto emerso finora, la bambina potrebbe essere morta nelle ore immediatamente precedenti al ritrovamento, mentre il corpo della donna mostra segni di decomposizione che suggeriscono un decesso avvenuto giorni o settimane prima. Questo elemento rende più complessa la ricostruzione dell’accaduto e lascia aperte diverse ipotesi investigative.
Il duplice ritrovamento ha scosso profondamente l’opinione pubblica e sollevato molte domande. Chi sono le vittime? Qual è il loro legame? E soprattutto, chi è responsabile di queste morti? Gli investigatori stanno vagliando ogni pista, cercando di raccogliere elementi utili attraverso testimonianze, analisi forensi e immagini di videosorveglianza.
Villa Pamphili, uno dei parchi più grandi e amati di Roma, si è trasformata improvvisamente in uno scenario di orrore. La comunità locale è sotto shock per l’accaduto e si augura che le indagini possano portare presto a chiarire il mistero e a consegnare i responsabili alla giustizia.
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