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Sabrina Colle sul caso Sgarbi dopo l’udienza contro Evelina: “Il mio intento non era isolarlo, volevo solo proteggerlo”



Sabrina Colle, storica compagna di Vittorio Sgarbi, ha parlato dopo l’udienza per la nomina dell’amministratore di sostegno voluta da Evelina Sgarbi, figlia del critico d’arte. In una lunga lettera indirizzata a Samanta De Grenet—che durante “La volta buona” aveva espresso solidarietà a Vittorio e alla sua famiglia—Colle ha voluto chiarire la sua posizione e ha respinto con forza le accuse di chi dice che Sgarbi sia stato isolato negli ultimi mesi.



Nella lettera, Sabrina Colle parla senza mezzi termini di “equivoci e menzogne” che, secondo lei, avrebbero stravolto la verità su quanto successo di recente. Spiega che le attenzioni rivolte a Sgarbi sarebbero state viste come un tentativo di tenerlo lontano dal mondo esterno. “Questa è la menzogna più difficile da accettare,” scrive Colle. Racconta poi che, anche nei momenti più delicati come il ricovero al Gemelli, Vittorio ha sempre potuto contare sulla vicinanza dei familiari, citando la sorella Elisabetta e la figlia Alba. “Abbiamo sempre rispettato la volontà di Vittorio,” aggiunge, “anche quando voleva stare da solo. Al contrario, c’è chi non si è fatto scrupolo di trasformare una vicenda dolorosa in un caso mediatico, calpestando la sua privacy.” Colle insiste che la priorità per lei e per chi gli vuole bene è sempre stata una sola: proteggere e prendersi cura di Vittorio. Alla fine, annuncia anche di voler intraprendere azioni legali contro alcune testate giornalistiche per presunta diffamazione, accusandole di aver diffuso un’immagine falsata della situazione familiare.

Dall’altra parte, la versione dell’avvocato di Evelina Sgarbi, Luca Iacobbi, è tutta un’altra storia. Secondo lui, la richiesta dell’amministratore di sostegno nasce dal dolore di una figlia di 25 anni che da tempo non riesce a vedere suo padre. Iacobbi racconta che Evelina ha provato più volte a incontrare Sgarbi o almeno a sapere come stava, ma qualcuno gliel’ha impedito. Durante l’udienza, poi, la ragazza sarebbe rimasta molto scossa dopo essere stata attaccata da un membro della famiglia, episodio che—dice il legale—ha peggiorato il suo stato d’ansia e shock.

C’è di più. Nelle ultime ore, l’avvocato ha confermato che Evelina ha chiesto la ricusazione della giudice che segue il caso. La decisione arriva dopo l’ultima udienza, in cui, sempre secondo Iacobbi, sarebbero successe “circostanze anomale.” Pare che la giudice abbia suggerito a Evelina di limitare la sua presenza in TV. L’avvocato ci tiene a chiarire che Evelina, a differenza di quanto si racconta, ha rifiutato quasi tutte le ospitate televisive ricevute negli ultimi mesi e ha parlato pubblicamente solo per affrontare la questione legata al padre. “Quando dicono che siamo noi a portare il caso sotto i riflettori,” ha aggiunto, “bisognerebbe chiedersi chi ha diffuso le immagini del professore in evidente difficoltà. Chi sta davvero proteggendo la sua dignità?”



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