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Sara Curtis travolgente: “Ringrazio i miei haters. Possono dire ciò che vogliono”



La diciottenne Sara Curtis ha brillato ai Mondiali di nuoto a Singapore, segnando un nuovo record italiano nei 50 stile libero con un tempo di 24.41 secondi. Questo risultato le ha permesso di qualificarsi per la semifinale con il terzo miglior tempo, dietro all’australiana Meg Harris (24.31) e all’olandese Milou Van Wijk (24.39). Nonostante il successo, la giornata della giovane atleta è stata segnata da un duro confronto con i suoi detrattori.



Negli ultimi giorni, infatti, la nuotatrice ha dovuto affrontare commenti negativi e attacchi gratuiti legati sia ai suoi risultati sportivi che alle origini di sua madre. Rispondendo alle critiche, Sara Curtis ha dichiarato ai microfoni della Rai: “Devo dire che grazie a loro che ho fatto il record stamane. Mi danno grandi motivazioni per cui posso considerarli i primi fans. Poi, dicano quello che vogliono.” La nuotatrice ha dimostrato una grande forza interiore, trasformando le critiche in stimolo per migliorare le sue prestazioni.

Il nuovo record italiano rappresenta un miglioramento di due centesimi rispetto al precedente primato nazionale, stabilito da Sara Curtis stessa durante gli Assoluti primaverili di Riccione. Dopo la delusione per il risultato nella finale dei 100 stile libero, l’atleta ha ritrovato la concentrazione e l’entusiasmo necessari per affrontare la gara dei 50 sl con determinazione. “Ieri sera ero più delusa per i 100 che soddisfatta per essere entrata in finale. Oggi sono entrata in acqua proprio con la voglia di nuotare e di ritoccare il record italiano: durante il riscaldamento mi sentivo benissimo. Ero convinta di farcela e penso di poter andare ancor più forte in semifinale”, ha aggiunto.

Non è la prima volta che Sara Curtis si trova a dover gestire situazioni di discriminazione e pregiudizio. In passato, l’atleta è stata bersaglio di commenti razzisti legati al suo essere la prima campionessa italiana di nuoto “nera”, o meglio “mulatta”, come lei stessa preferisce definirsi. “Non mi piace quando sento dire ‘di colore’, non ha senso, a parte che anche il bianco è un colore e poi nessuna pelle al mondo è bianca. Il razzismo? Lo sport abbatte i pregiudizi: c’era qualcuno che pensava che i neri non potessero nuotare velocemente perché avrebbero le ossa più pesanti, che stupidaggine”, ha dichiarato in passato.

Gli attacchi discriminatori hanno portato Sara Curtis a trasferirsi negli Stati Uniti per allenarsi, dove ha trovato un ambiente più favorevole al suo sviluppo sportivo. Tuttavia, la giovane atleta non ha mai smesso di combattere contro le ingiustizie con serenità e ironia: “Sentirmi dire che non sono italiana solo perché mulatta è ripugnante. Ma combatto queste cattiverie con serenità e ironia”, aveva affermato in risposta a commenti offensivi sulle sue origini.

La prestazione ai Mondiali di Singapore rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita della nuotatrice azzurra, che oggi affronterà la semifinale dei 50 stile libero con l’obiettivo di entrare tra le migliori al mondo. Dopo aver superato la delusione dei 100 stile libero, Sara Curtis sembra pronta a dimostrare ancora una volta il suo talento e la sua determinazione.

Con il suo nuovo record italiano e la capacità di trasformare le critiche in motivazione, Sara Curtis sta emergendo come una figura simbolica nello sport italiano, capace di abbattere barriere e pregiudizi attraverso le sue prestazioni in piscina.



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