​​


Scandalo in Vaticano: il cardinale Cipriani, sanzionato per abusi, presente alle riunioni pre-Conclave



In Vaticano, un nuovo scandalo emerge mentre il cardinale Juan Luis Cipriani sfida apertamente le restrizioni imposte da Papa Francesco. Il cardinale peruviano, già sotto sanzioni per accuse di abusi su minori, ha infranto le regole papali apparendo in abiti cardinalizi e partecipando ad eventi pubblici a Roma.



Nel 2019, Papa Francesco aveva imposto misure disciplinari su Cipriani, vietandogli di indossare abiti cardinalizi e di partecipare a eventi pubblici, a causa di accuse credibili di abusi su minori risalenti agli anni ’80. Nonostante ciò, il cardinale è stato visto a Roma, partecipando alle congregazioni generali e visitando la camera ardente del Pontefice in San Pietro. Questo comportamento è stato interpretato da molti come una chiara sfida alle direttive papali.

Le immagini della sua presenza nella capitale italiana hanno suscitato domande sull’efficacia delle misure disciplinari imposte dal Vaticano. La sala stampa vaticana, contattata da vari media tra cui El Pais e organi di stampa peruviani, non ha fornito una risposta chiara sulla possibile violazione del precetto da parte di Cipriani. Il portavoce vaticano, Matteo Bruni, ha dichiarato: “Non si conoscono i dettagli delle sanzioni” e attualmente “non ci sono ulteriori informazioni da fornire”.

Lo stesso Bruni, il 26 gennaio scorso, aveva confermato l’esistenza e la validità delle misure disciplinari nei confronti del cardinale peruviano. “Esistono e sono ancora valide e vigenti”, aveva affermato, sottolineando che dopo l’accettazione della sua rinuncia come arcivescovo di Lima, al cardinale “è stato imposto un precetto penale con alcune misure disciplinari relative alla sua attività pubblica, al luogo di residenza e all’uso delle insegne”. Questo provvedimento è stato “firmato e accettato” da Cipriani.

A gennaio, il cardinale ha già infranto le disposizioni papali recandosi a Lima per ricevere un’onorificenza pubblica dal sindaco Rafael López Aliaga, anch’egli membro dell’Opus Dei. In seguito alle rivelazioni di El País, Cipriani ha reso pubbliche lettere in cui accusa il Papa di averlo condannato senza ascoltarlo.

Il comportamento del cardinale è stato criticato anche dall’attuale arcivescovo di Lima, Carlos Castillo, che ha esortato l’ex porporato a “rinunciare alle giustificazioni vane e ad accettare la verità”. Castillo potrebbe sollevare formalmente la questione nelle congregazioni generali.

Il caso di Cipriani porta alla ribalta una questione delicata: quanto influiscono le accuse di abusi nel processo di selezione del nuovo Pontefice? Nonostante gli sforzi di Papa Francesco, una parte della Curia sembra resistere alla totale trasparenza e alle riforme. Non è solo Cipriani a destare preoccupazione; anche il cardinale statunitense Roger Mahony, accusato di aver coperto oltre 100 casi di abusi a Los Angeles, è stato visto partecipare a cerimonie ufficiali. La sua presenza tra i nove cardinali incaricati del rito di chiusura della bara del Papa ha suscitato proteste da parte delle associazioni delle vittime.



Add comment