È stata ritrovata senza vita Martina Carbonaro, la giovane di 14 anni scomparsa nella serata di lunedì 26 maggio ad Afragola, in provincia di Napoli. Il corpo della ragazza è stato rinvenuto all’interno di un edificio abbandonato situato nel complesso del campo Moccia. Si tratta di una vecchia abitazione che in passato era destinata al custode della struttura. Le ricerche, iniziate subito dopo la denuncia della scomparsa, si sono concluse tragicamente nella notte tra il 27 e il 28 maggio.
Le indagini hanno portato all’arresto dell’ex fidanzato di Martina Carbonaro, un giovane di qualche anno più grande di lei. Il ragazzo, già fermato nella notte per essere interrogato, ha confessato l’omicidio durante l’interrogatorio condotto dalle forze dell’ordine. La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, che si era mobilitata nelle ore successive alla scomparsa della giovane.
Nel pomeriggio del 27 maggio, i carabinieri hanno intensificato le ricerche concentrandosi nell’area del campo Moccia. La presenza delle forze dell’ordine non è passata inosservata agli abitanti del luogo, che si sono radunati nei pressi dei cancelli dello stadio, alimentando ipotesi e timori. “Stanno qui dalle tre – ha raccontato una donna del posto – io ho il bar qui vicino, li ho visti arrivare. Non si era capito cosa cercassero. Qualcuno diceva una borsa piena di soldi. Poi mi sono ricordata della bambina”. Con il termine “bambina”, la donna si riferiva chiaramente a Martina Carbonaro, il cui volto era ormai noto a tutti grazie agli appelli diffusi sui social dai genitori.
Le operazioni di ricerca sono proseguite fino a tarda sera, coinvolgendo anche la Polizia di Stato e la Polizia Municipale sotto il coordinamento della Procura di Napoli Nord e della Prefettura. L’area è stata perlustrata con l’ausilio di unità cinofile, mentre i presenti osservavano con apprensione l’evolversi della situazione. “Stanno i cani, guarda, stanno cercando coi cani nella terra”, ha detto un giovane mentre cercava di riprendere la scena con il telefono.
Intorno alla mezzanotte, le forze dell’ordine hanno chiesto ai presenti di allontanarsi, lasciando intuire che le ricerche avessero portato a una svolta significativa. Poco dopo, gli investigatori si sono spostati verso via Catania, dove si trova un secondo ingresso al campo Moccia e dove sorge l’edificio abbandonato in cui è stato ritrovato il corpo della ragazza.
La scoperta del cadavere ha confermato i peggiori timori della comunità di Afragola, che fino a quel momento aveva sperato in un epilogo diverso. La notizia ha scosso profondamente anche il sindaco della città, Antonio Pannone, giunto sul posto per seguire da vicino gli sviluppi delle indagini.
Dopo il ritrovamento del corpo, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sull’ex fidanzato di Martina Carbonaro, che era già stato fermato per essere ascoltato. Durante l’interrogatorio, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, confessando l’omicidio della ragazza. Al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulle motivazioni che lo avrebbero spinto a compiere un gesto così estremo.
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