Un episodio di violenza estrema emerge a Catania, dove tre uomini sono stati arrestati con l’accusa di tortura nei confronti di un giovane. I dettagli dell’accaduto sono emersi durante un’indagine dei carabinieri, che hanno scoperto un video registrato dagli stessi aggressori. La vittima, legata mani e piedi, è stata picchiata brutalmente e sottoposta a umiliazioni fisiche, tra cui la rasatura forzata di capelli e sopracciglia. L’episodio si sarebbe verificato in una stalla abusiva nel quartiere Villaggio Sant’Agata.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane sarebbe stato punito per un presunto ammanco di denaro legato all’attività di spaccio di droga, di cui anche lui faceva parte. Gli uomini arrestati, di 22, 25 e 35 anni, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Catania.
La scoperta dell’episodio è avvenuta quasi per caso. Durante un’indagine su uno dei sospettati, un 25enne già agli arresti domiciliari per un diverso procedimento, i carabinieri hanno effettuato l’estrazione forense dei dati dal suo telefono cellulare. Tra i file presenti nel dispositivo, gli investigatori hanno trovato le registrazioni video degli atti di violenza risalenti al 29 maggio scorso. Questi filmati hanno rivelato la brutalità dell’aggressione e fornito prove cruciali per l’inchiesta.
Le immagini mostrano il giovane immobilizzato su una sedia con del nastro adesivo mentre viene colpito ripetutamente da più persone, che si alternano nell’infliggere le violenze. Gli aggressori hanno utilizzato mani nude e oggetti, tra cui un frustino, per picchiare la vittima. Successivamente, il ragazzo è stato costretto a subire una rasatura completa dei capelli e delle sopracciglia, un gesto che aggiungeva ulteriore umiliazione alla già grave situazione.
Gli accertamenti investigativi hanno permesso di identificare il luogo dell’aggressione: una stalla abusiva situata nel quartiere Villaggio Sant’Agata, noto per essere un centro di spaccio di sostanze stupefacenti. La vittima sarebbe stata sequestrata e condotta in quel luogo proprio per essere punita per l’ammanco di denaro legato alla vendita di droga.
Le prove raccolte dai carabinieri hanno consentito alla Procura della Repubblica di avanzare la richiesta di custodia cautelare in carcere per i tre uomini coinvolti. Il Gip ha accolto la richiesta, ritenendo sussistenti gli elementi per configurare il reato di tortura. L’ordinanza è stata eseguita nei confronti dei tre sospettati, che ora dovranno rispondere delle accuse davanti alla giustizia.
Questo caso solleva interrogativi sulla gestione delle attività criminali nel quartiere Villaggio Sant’Agata, da tempo al centro di indagini per il traffico di droga. La violenza estrema utilizzata per risolvere presunti conflitti interni al gruppo criminale evidenzia una dinamica spietata e senza scrupoli.
La vicenda rappresenta un esempio drammatico delle conseguenze che possono derivare dall’illegalità e dal coinvolgimento in attività criminali. Gli investigatori continuano a lavorare sul caso per chiarire tutti gli aspetti dell’aggressione e individuare eventuali ulteriori responsabilità.
Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per l’escalation di violenza in alcune aree urbane della città e stanno intensificando gli sforzi per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga e le attività criminali ad esso collegate. La Procura etnea ha ribadito il suo impegno nel perseguire i responsabili di crimini gravi come quello emerso in questa indagine.
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