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Si è svegliato Thabet Suliman, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Monte Faito: “Collabora con i medici”.



Thabet Suliman, il solo sopravvissuto al drammatico incidente della funivia del Monte Faito, avvenuto il 17 aprile, ha ripreso conoscenza. Secondo l’Asl Napoli 1 Centro, il giovane di 23 anni sta mostrando segni di miglioramento nei parametri respiratori dopo la sospensione della sedazione. Attualmente ricoverato presso l’Ospedale del Mare di Napoli, Thabet ha già avuto modo di comunicare con il fratello, medico, che è ospite del Residence della struttura.



L’incidente ha visto la cabina della funivia staccarsi improvvisamente, causando la morte di quattro persone: il macchinista Carmine Parlato, i coniugi inglesi Elaine Margaret e Derek Winn, e la sorella di Thabet, Janan Suliman. Quest’ultima, una farmacista di 25 anni, è deceduta sul colpo insieme agli altri passeggeri. Thabet, invece, è stato l’unico a sopravvivere, sebbene in condizioni critiche.

Mentre la salma di Janan Suliman è stata rimpatriata, Thabet rimane sotto osservazione medica con una prognosi riservata per almeno 48 ore. Nonostante il miglioramento generale, l’Asl ha comunicato che permangono alcune preoccupazioni riguardo ai parametri renali, a causa di una diuresi insufficiente.

Nel frattempo, i funerali di Carmine Parlato si sono svolti oggi nella cattedrale di Castellammare di Stabia, dove i comuni di Vico Equense e Castellammare hanno proclamato il lutto cittadino dalle 14 alle 18. Parlato, originario di Vico Equense ma residente a Castellammare, era un dipendente dell’Eav e macchinista della cabina precipitata. Le salme dei coniugi Winn sono ancora in attesa presso l’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia.

La comunità è profondamente colpita dalla tragedia e attende che le indagini possano chiarire le cause dell’incidente. La Procura sta lavorando per determinare le responsabilità e prevenire future tragedie simili. L’evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture e sull’importanza di garantire la tutela dei passeggeri.

La famiglia di Thabet Suliman e delle altre vittime è sostenuta dall’affetto e dalla solidarietà della comunità locale. Mentre Thabet continua il suo percorso di recupero, rimane forte la speranza che possa riprendersi completamente e che venga fatta giustizia per le vite perdute.

L’incidente della funivia del Monte Faito ha messo in evidenza la necessità di interventi mirati per migliorare la sicurezza e la manutenzione delle infrastrutture. Le autorità competenti stanno collaborando per garantire che venga fatta chiarezza e che si adottino misure efficaci per evitare simili tragedie in futuro.



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