Nella capitale ucraina, Kiev, è iniziata prima dell’alba di lunedì una delle operazioni anticorruzione più significative dall’inizio del conflitto. Gli investigatori dell’Ufficio Nazionale Anticorruzione (NABU) e della Procura Specializzata Anticorruzione (SAPO) hanno effettuato irruzioni in numerosi appartamenti e uffici. Tra i luoghi perquisiti c’era l’abitazione di Timur Mindich, un ex socio in affari e stretto confidente del presidente Volodymyr Zelenskyy.
Il settore energetico ucraino è stato travolto da uno scandalo di corruzione che ha visto Mindich fuggire dal paese poche ore prima della grande operazione della NABU e della SAPO. Questa azione, che segna uno dei momenti più importanti nella lotta contro la corruzione in Ucraina, ha coinvolto perquisizioni in vari appartamenti e uffici a Kiev, compresa la residenza di Mindich, co-fondatore della società di produzione Kvartal 95, che ha contribuito a lanciare la carriera di Zelenskyy come comico.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale di alto livello che, per anni, ha esercitato un’influenza significativa su aziende statali come Energoatom, responsabile della maggior parte della produzione elettrica in Ucraina. I sospettati sono accusati di aver richiesto tangenti variabili tra il 10% e il 15% sul valore di ogni contratto, accumulando un totale di quattro miliardi di hryvnia, equivalenti a circa 82 milioni di euro, destinati alla protezione di infrastrutture energetiche cruciali durante il conflitto.
Le registrazioni audio rese pubbliche hanno svelato conversazioni tra i membri dell’organizzazione, utilizzando pseudonimi come “Roket”, “Tenor”, “Karlson” e “Professor”. In particolare, “Karlson” è stato identificato come Mindich, mentre “Professor” corrisponde all’ex ministro dell’Energia e attuale ministro della Giustizia Herman Haluschtschenko, la cui abitazione è stata anch’essa perquisita. Nelle conversazioni, sono emerse valutazioni ciniche, come la definizione di spreco di denaro per le misure di sicurezza delle centrali energetiche, con i sospettati in attesa di “affari più redditizi” dopo gli attacchi russi.
Il caso si presenta in un momento delicato per Zelenskyy, già sotto pressione a causa delle critiche sul suo stile di governo e sulla situazione economica, aggravata da un tentativo estivo di limitare l’indipendenza della NABU, un’azione che potrebbe avere avuto l’intento di ostacolare indagini su figure vicine al presidente. Sebbene Zelenskyy non abbia rilasciato dichiarazioni pubbliche sull’accaduto, il suo ufficio ha espresso pieno sostegno alle autorità anticorruzione.
Fonti di informazione ucraine, come Ukrajinska Prawda, hanno riportato che ci sarebbe interesse da parte di inquirenti americani per possibili casi di riciclaggio di denaro attraverso strutture offshore nelle Isole Vergini Britanniche e in Gran Bretagna. Questo scandalo, che coinvolge reti intrecciate di politica, energia e finanza, minaccia di compromettere la credibilità di Zelenskyy, il quale era stato eletto con la promessa di combattere la corruzione.
Le speculazioni su eventuali registrazioni compromettenti che coinvolgono l’entourage di Zelenskyy si intensificano, anche se non ci sono conferme ufficiali in merito. L’operazione anticorruzione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la corruzione in Ucraina, ma potrebbe anche rivelarsi un test cruciale per il presidente, in un contesto già difficile per il suo governo. La situazione rimane in evoluzione, mentre le autorità continuano a indagare su questa complessa rete di corruzione che ha scosso le fondamenta del settore energetico nazionale.



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