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Simona Cinà, l’ultimo messaggio alla madre: “Metto via il cellulare, vado a ballare”



La comunità di Bagheria, in provincia di Palermo, è sotto shock per la morte improvvisa di Simona Cinà, una ragazza di 20 anni deceduta durante una festa in piscina. La giovane, sportiva e amante del surf, era conosciuta per il suo stile di vita sano e la sua passione per la pallavolo. La tragedia si è consumata nella notte tra venerdì e sabato, in una villa dove si stava svolgendo un evento tra amici.



Poche ore prima del drammatico epilogo, Simona Cinà aveva inviato un ultimo messaggio alla madre, informandola che avrebbe messo da parte il cellulare per dedicarsi a ballare. “Metto via il cellulare per ballare”, aveva scritto alla madre, quasi come per rassicurarla nel caso in cui non avesse risposto ai suoi messaggi. Da quel momento, però, qualcosa è andato storto.

La chiamata ai soccorsi è arrivata poco dopo le 4 del mattino di sabato. Gli altri partecipanti alla festa hanno trovato il corpo della giovane già privo di vita nella piscina della villa. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai presenti e dai soccorritori, i medici giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La madre ha scoperto la tragedia in modo casuale, chiamando il cellulare della figlia alle 4:50. A rispondere è stata un’altra persona, che le ha comunicato che Simona stava male e che stavano cercando di salvarla.

Le cause della morte restano ancora da chiarire e saranno oggetto di approfondimento medico-legale. L’autopsia è stata fissata per giovedì 7 agosto, mentre gli esami radiologici verranno eseguiti nella serata di mercoledì. Nel frattempo, gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli eventi e comprendere cosa sia accaduto durante quella festa.

La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, una procedura necessaria per poter procedere con l’autopsia e le indagini. I carabinieri hanno interrogato i partecipanti alla festa e sequestrato gli effetti personali della ragazza, inclusi gli abiti indossati quella sera. Tuttavia, la villa dove si è svolto l’evento non è stata posta sotto sequestro, poiché al momento non ci sono elementi che facciano pensare a un atto violento.

L’avvocato della famiglia, Gabriele Giambrone, ha espresso le preoccupazioni dei genitori della giovane riguardo alle circostanze poco chiare della morte. “La famiglia – ha dichiarato il legale – è interessata a capire come sia possibile che una ragazza in ottimo stato di salute – sportiva, pallavolista, surfista, nuotatrice e con un fisico perfetto – sia morta così in un festino tra amici. La piscina è adiacente alla zona da ballo. Quindi sapevano che sarebbe stata una festa in piscina: addirittura lo diceva l’invito. Per cui la gente durante la serata entrava e usciva dall’acqua. Nessuno si è accorto di quello che stava accadendo? Che in acqua c’era il cadavere? Non è che la ragazza è annegata in una piscina abbandonata in una zona buia. C’è qualcosa che non quadra”.

Le parole dell’avvocato sottolineano i dubbi della famiglia su come sia stato possibile che nessuno si sia accorto della tragedia in corso. La piscina era situata vicino alla zona dove si ballava e gli invitati entravano e uscivano dall’acqua durante la serata.

Un video della festa mostra Simona Cinà mentre ballava poco prima della tragedia, sorridente e piena di energia. Questo dettaglio rende ancora più difficile comprendere cosa possa essere successo nel giro di poche ore.



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