Onestamente, sembra l’incubo non finisca mai per Giovanni Terzi e Simona Ventura. Da più di tre anni—sì, tre—ci hanno praticamente uno sconosciuto addosso, uno che si è nascosto dietro una tastiera e gli ha riempito la vita di messaggi pieni di odio, di insulti pesantissimi, minacce di morte pure. Roba da non crederci, eh. Un vero e proprio assedio psicologico, mica due paroline storte: stalker totale. Adesso, però, almeno una cosa si muove: Terzi, stufo marcio, ha detto basta e ha portato tutto in Procura. E mica solo quello: ha pure condiviso su Instagram alcune di quelle note vocali terrificanti.
Nei messaggi audio—che, a dire il vero, mettono i brividi solo a sentirli—sentivi una voce bella carica di accento del Sud che lo massacra a parole, tipo “farabutto” e pure auguri di morte, giusto per non farsi mancare niente. Simona Ventura? Manco a dirlo, bersaglio anche lei: insulti allucinanti, una cattiveria gratuita che ti lascia secco. Parole tipo “lurida figlia di Satana” (no, sul serio), “egoista”, e pure accuse folli su menzogne e aver “rovinato il prossimo”. Cose che se te le becchi per anni, è chiaro che ti lasciano il segno.
E pensare che la coppia aveva pure sperato che, col tempo, questo tizio si stufasse e li lasciasse in pace. Macché. Anzi, col passare dei mesi le minacce sono peggiorate, diventando via via più pesanti, più violente. Allora Terzi ha fatto quello che, alla fine, doveva: zitti tutti, si va in pubblico. Pubblica la storia, mette fuori gli audio e parla. Un gesto bello tosto, direi quasi liberatorio, ma anche un megafono per gli altri nella stessa barca: “Guardate che non siete soli, denunciate e non abbiate paura”.
Sul suo profilo Instagram, lui ha proprio messo nero su bianco che lo stalker è stato denunciato. E nelle sue parole, altro che rassegnazione: “Denunciato. Adesso, grazie alla Polizia Postale, sapremo chi sei. Sono tre anni che minacci me e Simona di morte… Adesso basta. Che la giustizia faccia il suo.” E alle altre vittime il messaggio è chiarissimo: niente paura, denunciate tutto.
A questo punto il caso non è più solo roba privata: se ne parla, anche giustamente, come esempio di quanto internet possa diventare un’arena di odio senza senso. E che dietro l’anonimato c’è sempre qualcuno che si illude di poter restare impunito… Poi però arriva la Polizia e finisce la pacchia.
Ora resta da vedere se grazie alle indagini riusciranno a scoprire finalmente chi c’è dietro tutta sta roba e fermare la giostra delle minacce una volta per tutte. Intanto, Giovanni e Simona con la loro scelta hanno lanciato un bel segnale: non lasciatevi schiacciare, denunciate sempre. È l’unico modo per tirarsi fuori e non farsi calpestare la dignità, davvero.



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