​​


Sinner supera Auger-Aliassime in una battaglia e conquista la finale degli US Open: ritroverà Alcaraz



Jannik Sinner in finale agli US Open, roba da non crederci. Numero uno al mondo, mica pizza e fichi, e stasera ha fatto fuori pure Auger-Aliassime in quattro set tiratissimi. Oh, il canadese c’ha provato, eh, ma dopo 3 ore e 21 minuti ha dovuto alzare bandiera bianca. Sinner si è portato a casa la partita 6-1 3-6 6-3 6-4, ed è la sua quinta finale Slam di fila. Cioè, pazzesco. E adesso? Domenica 7 settembre lo aspetta Alcaraz, perché lo spagnolo ha buttato fuori Djokovic (sì, proprio lui).




Non è andato tutto liscio, eh. A un certo punto, Sinner si è beccato pure un problemino agli addominali. Fisioterapista chiamato in campo, faccia tiratissima, sembrava davvero potesse crollare. Invece…

Il match è partito in ritardo, ma Sinner ha subito messo le cose in chiaro: 6-1 nel primo set, e sembrava di rivedere il massacro di Cincinnati. Auger-Aliassime era spaesato, ma almeno ci ha provato ad attaccare, più aggressivo del solito – niente da fare, però, Jannik era una macchina.


Nel secondo set, la musica cambia. Il canadese inizia a servire come se non ci fosse un domani. Sinner annulla tre palle break, ma all’ottavo game crolla e Auger-Aliassime si prende il set 6-3. Meritato, dai, anche perché aveva la faccia di chi non vuole mollare niente.

Poi la scena da film: Sinner va negli spogliatoi con il fisio, tutti con il fiato sospeso. Torna in campo, serve piano, ma poi piazza ace come se piovesse. La faccia resta tesa, segno che il dolore c’è, ma Auger-Aliassime nel frattempo perde un po’ di smalto. Break di Sinner, 4-2, e si va avanti a colpi di errori e magie.

Terzo set, il canadese sembra tornato fresco, ma Sinner non molla un centimetro. Game lunghissimi, scambi spettacolari, l’italiano salva palle break e strappa ancora il servizio. La partita si accende, pubblico in delirio.

Alla fine, Sinner chiude la pratica tra gli applausi. Auger-Aliassime esce a testa altissima, ma Sinner vola in finale contro Alcaraz. E, oh, ci sarà pure Trump a guardarla, roba da film americano. Che dire, prepariamoci: domenica sarà fuoco puro.



Add comment