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Spray colorato per fermare i borseggiatori: da Londra a Venezia, l’idea prende piede



L’uso dello spray colorato per fermare o rendere riconoscibili i borseggiatori è una tendenza in crescita in alcune città europee, fra cui Londra e, più recentemente, Venezia. L’idea nasce sia come risposta difensiva contro i furti, sia come strumento per identificare i ladri dopo il reato, prendendo spunto da pratiche già diffuse nel Regno Unito.



 A Londra è stato introdotto l’utilizzo di spray colorati, come il cosiddetto “farb gel”, pensato per marcare il ladro con una tinta persistente e difficilmente removibile, rendendolo identificabile anche giorni dopo il reato. Questo tipo di spray si presenta come alternativa allo spray al peperoncino, che è vietato, ed è specificamente ideato per segnalare i malintenzionati alle forze dell’ordine.

A Venezia la situazione riguarda principalmente l’impiego, da parte delle bande di borseggiatori, di spray irritanti (soprattutto peperoncino) contro turisti e cittadini in modo offensivo, per facilitare la fuga dopo il furto. Tuttavia, l’idea di usare vernici spray per identificare i borseggiatori in Italia sembra essere discussa anche sulla stampa e sui social: ci sono testimonianze di alcune iniziative locali, come pendolari che spruzzano vernice sulle borseggiatrici su mezzi pubblici per renderle riconoscibili.

L’uso di spray urticanti, soprattutto a Venezia, è diventato una pratica offensiva dei borseggiatori, che colpiscono direttamente al volto famiglie e turisti per agevolare la fuga e impedire una reazione immediata. Al contrario, lo spray colorato nasce come misura difensiva e, almeno in teoria, potrebbe facilitare il lavoro dei cittadini e delle forze dell’ordine per bloccare i malintenzionati nel momento o dopo il furto. Non mancano perplessità sul rischio di errori e abusi: essere spruzzati a torto potrebbe portare a spiacevoli conseguenze per innocenti.

A Venezia, il fenomeno dei borseggi e delle aggressioni con spray urticante ha raggiunto livelli allarmanti, con numerose segnalazioni giornaliere e bande sempre più organizzate e violente che operano soprattutto ai danni dei turisti. Il dibattito si estende quindi anche sulla liceità e l’efficacia di risposte “fai da te” basate su spray colorati, tra esigenze di sicurezza e rischi legali o sociali.

In sintesi, la pratica dello spray colorato o urticante per fermare i borseggiatori, nata a Londra e ora osservata in forme diverse anche a Venezia, riflette una crescente esasperazione nei confronti dei furti in città ad alta densità turistica e un tentativo, spesso controverso, di coinvolgimento diretto dei cittadini nella difesa della legalità.



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