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Strage a Monreale, 20 colpi contro tre giovani: vittime e sospettato non avevano legami



La tragica sparatoria avvenuta a Monreale, in Sicilia, ha portato alla morte di tre giovani: Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, quest’ultimo cugino di Turdo. Secondo le informazioni ottenute da Fanpage.it tramite fonti investigative, le vittime sono state colpite da venti proiettili, probabilmente sparati da più di un’arma. Le indagini balistiche e dei carabinieri sono in corso per determinare il numero esatto di responsabili coinvolti.



L’unico sospettato fermato finora è Salvatore Calvaruso, il quale ha fornito una confessione debole e ha scelto di non rispondere ulteriormente alle domande. Gli investigatori stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, comprese quelle di una banca e di vari negozi. Di particolare importanza sono anche le testimonianze delle persone che si trovavano sul posto al momento della tragedia. Ma cosa ha scatenato questo dramma?

Monreale era nel pieno dei preparativi per un periodo di celebrazioni molto atteso durante l’anno. La piazza era gremita di persone, soprattutto giovani. Improvvisamente, è scoppiata una violenta rissa, il cui motivo è ancora da chiarire. Un video diffuso sui social media mostra caschi utilizzati come armi e urla disperate. La situazione è degenerata rapidamente con l’esplosione di venti colpi di pistola. Un testimone ha dichiarato al Corriere della Sera: “C’erano ancora i corpi dei miei amici a terra, e quelli se ne andavano facendo il giro della piazza, sparando ancora in aria”. Le indagini stanno cercando di stabilire se i colpi siano stati sparati indiscriminatamente sulla folla, senza l’intenzione diretta di uccidere le tre vittime. Tuttavia, ulteriori accertamenti sono necessari per confermare questa ipotesi.

Al momento, sembra certo che Salvatore Calvaruso, residente nel quartiere popolare dello Zen a Palermo, non avesse alcun legame con le vittime. Le verifiche iniziali non hanno evidenziato connessioni tra il sospettato e i ragazzi uccisi. Si trovavano tutti nello stesso luogo quella sera, quando la violenza si è scatenata improvvisamente. L’intera comunità di Monreale è sotto shock, ma i cittadini stanno collaborando attivamente con le autorità per identificare eventuali complici di Calvaruso.

Le indagini continuano con l’obiettivo di chiarire la dinamica degli eventi e identificare tutti i responsabili coinvolti nella sparatoria. Gli investigatori stanno analizzando ogni dettaglio per ricostruire i momenti cruciali della serata e determinare il movente che ha portato alla strage. Le testimonianze raccolte finora sono preziose per delineare un quadro più preciso degli avvenimenti.

La comunità locale è profondamente colpita dalla tragedia e si sta mobilitando per fornire supporto alle famiglie delle vittime. L’atmosfera a Monreale è carica di dolore e incredulità, mentre si cerca di comprendere come una serata di festa abbia potuto trasformarsi in un incubo. La città è unita nel desiderio di giustizia e spera che le indagini portino alla verità e alla punizione dei colpevoli.



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