Discorso tenuto presso l’Aula del Parlamento Europeo a Strasburgo in merito alla situazione delle comunità cristiane in Nigeria e Medio Oriente. (VIDEO)
Il mio intervento in aula a #Strasburgo su #situazione delle comunità cristiane in #Nigeria e #MedioOriente pic.twitter.com/m9bd4thFkW
— Roberto Vannacci (@RoVannacci) November 27, 2025
Un commando armato, composto da individui a bordo di motociclette e autoveicoli, ha effettuato un’irruzione nell’Istituto Primario e Secondario Saint Mary, situato nella comunità di Papiri, nello Stato del Niger. Gli Stati Uniti d’America stanno valutando l’implementazione di sanzioni nei confronti del governo di Abuja, nonché l’adozione di misure di contrasto al terrorismo. La Diocesi di Kontagora ha espresso una ferma condanna dell’attacco e ha manifestato profonda preoccupazione per la sicurezza dei bambini rapiti e delle loro famiglie.
Un ulteriore episodio di rapimento di massa si è verificato nello Stato del Niger, situato nell’ovest della Nigeria, ad opera di un commando armato non chiaramente identificato. Il luogo dell’accaduto è la scuola cattolica di St. Mary, nel distretto di Agwara, dove oltre 300 tra studenti e docenti sono stati prelevati con la forza e trasportati da miliziani con il volto coperto, che hanno fatto irruzione a bordo di motociclette e pick-up. Questo episodio si verifica a distanza di una sola settimana dal rapimento di 25 studentesse nello Stato di Kebbi e dall’attacco alla Chiesa di Eruku, nello Stato occidentale di Kwara, avvenuto lo scorso 18 novembre. Al momento, nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’atto compiuto nella notte né ha formulato richieste di riscatto. Tuttavia, è plausibile che l’attacco sia attribuibile ai terroristi di Boko Haram.
L’azione degli Stati Uniti d’America
All’inizio del mese, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato un intervento militare rapido in Nigeria, Paese inserito nella lista dei Paesi non sicuri, in risposta a quella che definisce “una persecuzione dei cristiani”. Ha inoltre dichiarato l’intenzione di interrompere immediatamente gli aiuti e l’assistenza alla Nigeria qualora tali episodi di terrore non cessassero. Tuttavia, il governo di Abuja ha smentito l’esistenza di una persecuzione dei cristiani nel Paese, affermando invece che gli attacchi colpiscono tutti i nigeriani a prescindere dalla loro appartenenza religiosa. Il Capo dell’Ufficio per gli Affari Africani del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Jonathan Pratt, ha comunicato che il governo di Washington sta valutando l’imposizione di sanzioni e l’adozione di misure di contrasto al terrorismo in Nigeria, con il supporto del Pentagono, al fine di esercitare pressioni su Abuja affinché affronti la questione delle violenze contro i cristiani nel Paese. “Questo piano prevede il coinvolgimento del Tesoro nelle sanzioni, nonché del Dipartimento della Guerra nell’antiterrorismo, oltre a ulteriori sforzi per la protezione delle comunità religiose”, ha spiegato Pratt, aggiungendo che Washington sta valutando principalmente la sicurezza fornita al governo nigeriano, l’impiego delle risorse da parte di quest’ultimo, nonché la condivisione di informazioni e intelligence.
La diocesi ha espresso dolore e condanna.
Con profonda costernazione si apprende la notizia del rapimento di studenti e docenti della scuola St. Mary, situata nel distretto di Agwara. Abubakar Usman, Segretario del Governo Statale del Niger, ha comunicato che il numero esatto degli individui coinvolti nell’atto criminale non è ancora noto. Usman ha inoltre evidenziato che, a causa del crescente livello di insicurezza nella regione, il governo locale aveva precedentemente disposto la chiusura temporanea di tutti gli istituti scolastici collegiali. Purtroppo, la scuola St. Mary ha ripreso le attività accademiche senza previa comunicazione alle autorità competenti, esponendo così studenti e personale a un rischio evitabile.
In un comunicato ufficiale diffuso dalla Diocesi di Kontagora, firmato dal Segretario Diocesano Jatau Luka Joseph e trasmesso all’Agenzia Fides, si riporta inoltre che un membro del personale di sicurezza è rimasto gravemente ferito durante l’attacco, avvenuto presumibilmente tra l’una e le tre del mattino, ora locale. La Diocesi di Kontagora condanna fermamente l’attacco e esprime profonda preoccupazione per la sicurezza dei bambini rapiti e delle loro famiglie. Le agenzie di sicurezza sono state immediatamente informate e hanno avviato operazioni coordinate al fine di garantire il rientro in sicurezza degli ostaggi.
L’insurrezione jihadista
In Nigeria, i rapimenti di massa a scopo di estorsione sono un fenomeno purtroppo frequente. Negli Stati del centro e del nord-ovest del Paese, il più popoloso del Continente africano e anche il più ricco di petrolio, tali atti sono solitamente perpetrati da bande criminali, comunemente denominate “banditi” dalle autorità. Il nord del Paese è inoltre impegnato da quasi due decenni in un conflitto con un’insurrezione jihadista.



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