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Terribile scoperta per un diciannovenne: pensava di avere un’eruzione cutanea, ma erano larve sotto la pelle.



Un giovane di 19 anni, tornato a casa dopo una giornata di lavoro, ha notato un’eruzione cutanea sul collo e sulla nuca. Inizialmente, non ha dato peso alla situazione, pensando che si trattasse di un semplice sfogo della pelle, privo di sintomi dolorosi. Tuttavia, l’irritazione ha continuato a persistere per tre settimane, portandolo infine a recarsi in ospedale, dove ha fatto una scoperta scioccante: aveva delle larve sotto la pelle.



Secondo quanto riportato dal New England Journal of Medicine, il giovane, che lavora come bagnino in una spiaggia della California, ha notato un rossore sulla pelle mentre si guardava allo specchio. L’irritazione si concentrava principalmente nella zona del collo e della nuca. Inizialmente, ha attribuito il problema all’esposizione al sole e alla salsedine, tipiche del suo lavoro.

Per alcune settimane, il ragazzo ha ignorato il problema, poiché le chiazze non presentavano dolore o prurito. Anche se il tempo passava, non sembrava che l’eruzione si stesse espandendo o riducendo. Questo fattore lo ha spinto a consultare un medico, preoccupato per la persistenza dell’irritazione.

Durante la visita in ospedale, i medici hanno osservato “due eruzioni eritematose, sollevate e serpiginose”. Per chiarire la situazione, è stata effettuata una biopsia, che ha rivelato “un’infiammazione aspecifica”. In seguito, è stato necessario uno “scraping con idrossido di potassio”, che ha escluso la presenza di funghi. I medici, tenendo conto della professione del paziente, sono quindi giunti alla diagnosi di ‘larva migrans cutanea’.

Secondo il manuale scientifico MSD (Merck Sharp & Dohme), questa condizione rappresenta “una manifestazione cutanea dell’infestazione da anchilostoma”, ossia vermi non ancora sviluppati. Le larve erano quindi presenti sotto la pelle del giovane. Questa infezione di solito colpisce le aree dei piedi e delle caviglie, ma in questo caso il ragazzo ha contratto l’infezione al collo e alla nuca, probabilmente a causa della sua abitudine di sdraiarsi in spiaggia durante il lavoro.

Per trattare l’infezione, è stato sufficiente somministrare antiparassitari per alcuni giorni. Fortunatamente, l’infezione è stata diagnosticata in tempo, nonostante il giovane l’avesse inizialmente sottovalutata. Secondo il manuale MSD, la larva migrans cutanea può provocare una reazione polmonare autolimitante, rendendo ancora più importante la tempestività della diagnosi.



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