La morte di una bimba di due anni a Revine Lago (Treviso), soffocata da una ciliegia, scuote ancora una volta il tema della sicurezza alimentare nei bambini piccoli. La pediatra Claudia Bondone, consigliera nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) e direttrice di Pediatria d’Urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino, intervistata da Fanpage.it, sottolinea le precauzioni fondamentali da adottare per ridurre il rischio di ostruzione delle vie aeree .
Sabato 14 giugno, la piccola Viviana Maria Barel, di poco più di due anni, stava consumando una ciliegia insieme ai genitori durante la cena quando ha improvvisamente smesso di respirare. Le dinamiche ricostruite dalle autorità locali individuano nel nocciolo o in un pezzo di frutta la causa del soffocamento . I tentativi immediati dei genitori, insieme al pronto intervento della vicina infermiera del pronto soccorso e degli operatori del 118, non hanno purtroppo evitato il decesso della piccola, avvenuto tra le braccia della famiglia .
La vicenda ha evidenziato una serie di criticità che riguardano non solo la tempestività dei soccorsi, ma soprattutto la mancanza di opportuni accorgimenti nella preparazione e supervisione degli alimenti destinati ai bambini molto piccoli. Come spiega la pediatra Bondone:
“L’età più a rischio è quella sotto i tre anni… hanno una dentatura ancora poco sviluppata e una capacità limitata di masticare” .
Cosa cibi e oggetti risultano più pericolosi
Tra i principali fattori di rischio Bondone elenca:
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ciliegie, con noccioli,
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uva intera,
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fragole e melone,
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pezzi filamentosi di carne o salumi,
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frutta secca dura, difficilissima da masticare.
Il filo conduttore che potrebbe provocare il soffocamento è la forma o la consistenza, che rendono tali alimenti facilmente ostruenti per le vie respiratorie di bambini piccoli .
Misure consigliate per la sicurezza a tavola
Secondo la pediatra, i genitori dovrebbero adottare queste precauzioni:
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Taglio e modifica del cibo, riducendo ciliegie, uva e frutta secca in pezzi molto piccoli, facilmente masticabili;
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Evitare alimenti crudi e consistenze dure, prediligendo cotti o ben sminuzzati;
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Supervisione costante, per tutto il tempo in cui il bambino mangia, senza distrazioni .
Azioni da compiere in caso di soffocamento
Bondone spiega con chiarezza i comportamenti da tenere:
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Se il bambino tosse, parla o piange, lasciare che continui così, spesso l’evento si risolve da solo; nel frattempo, chiamare il 118;
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Se invece non tossisce più, non parla o appare cianotico, è indispensabile attuare subito le manovre di disostruzione (Heimlich) per tentare di liberare le vie respiratorie .
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