Dopo ore di panico e notti insonni, alla fine la tredicenne sparita da Cesena è ricomparsa. Mica poco, eh. La notizia l’hanno data i suoi: erano praticamente impazziti a cercarla ovunque, a lanciare appelli sui social, a chiamare chiunque potesse averla vista – tutto, tranne infilarsi in una puntata di “Chi l’ha visto?”. Denuncia fatta ai carabinieri, ovviamente. Classico.
La ragazza, a quanto pare, se n’era andata ieri pomeriggio dalla casa dei nonni – Cesena, eh, non Manhattan – insieme a un’amica, direzione centro storico. Poi puff, il telefono muto. Nessun messaggio, nessuna chiamata, nulla di nulla. E i parenti nel panico, come puoi ben immaginare. Dai social si era capito solo che era uscita a Cesena, poi il cellulare morto. Solito dramma da smartphone spento che fa venire i brividi a chiunque abbia un figlio adolescente.
A rendere il tutto ancora più assurdo, c’era il fatto che il cellulare aveva agganciato l’ultima volta una cella a San Pietro in Trento – che è praticamente una frazione dispersa dalle parti di Ravenna, dove vivono i suoi. Ma di lei, zero tracce. Fantasma.
Nel frattempo, amici, parenti, associazioni di scomparsi, tutti a condividere appelli: “Aiutateci, per favore, ogni info può essere utile!” – il classico post disperato che gira mille volte su Facebook e WhatsApp. Poi verso domenica pomeriggio, finalmente, la buona nuova: la ragazza è stata ritrovata. Fine dell’incubo, almeno per stavolta.
Alla prossima sparizione, speriamo di no, ma ormai questi casi sembrano un triste copione.



Add comment