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Trump litiga con Zelensky in tv: “Dovresti solo ringraziarci, abbiamo rischiato la guerra mondiale”



Un incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è trasformato in uno scontro acceso durante una recente visita alla Casa Bianca. La tensione è aumentata rapidamente quando Trump ha accusato Zelensky di trovarsi in una “pessima posizione” e di non avere le “carte di mano” necessarie per raggiungere un accordo. “Dovete ringraziarci,” ha esclamato Trump, sottolineando che il presidente ucraino sta “giocando con le vite di milioni di persone” e con la possibilità di una Terza guerra mondiale.



Il presidente americano ha insistito che, se non si arriva a un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ritirarsi dal supporto, avvertendo Zelensky: “O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori, e se noi usciamo te la dovrai vedere da solo. Non credo che sarà una bella cosa”. Questa affermazione ha evidenziato la crescente frustrazione di Trump nei confronti della leadership ucraina.

La tensione è aumentata ulteriormente quando il vicepresidente Mike Pence ha preso la parola, attaccando direttamente Zelensky: “Hai detto grazie almeno una volta in questo intero incontro? Sei andato in Pennsylvania e hai fatto campagna elettorale per l’opposizione a ottobre. Dai qualche parola di apprezzamento agli Stati Uniti d’America e al presidente che sta provando a salvare il tuo Paese”. Questa richiesta di gratitudine ha messo in evidenza la percezione di Trump e Pence che l’Ucraina non stesse riconoscendo adeguatamente il supporto statunitense.

Quando Zelensky ha tentato di rispondere, Trump lo ha interrotto, affermando: “No, no, hai parlato parecchio. Il tuo Paese è in grande difficoltà. Non vincerete. Ma avete una buona probabilità di uscirne bene grazie a noi”. Trump ha continuato a rivendicare che gli Stati Uniti hanno fornito un sostegno significativo all’Ucraina, affermando di aver dato “350 miliardi di dollari”, una cifra notevolmente esagerata rispetto ai circa 120 miliardi effettivamente forniti.

Zelensky ha cercato di chiarire la situazione, affermando che senza il supporto russo, la guerra sarebbe finita in breve tempo: “In tre giorni, l’ho sentito da Putin”. Questo scambio ha messo in luce l’assenza di fiducia tra i due leader e le divergenze nelle loro visioni riguardo il conflitto.

Trump ha continuato a insistere sulla necessità di un compromesso, affermando che “non si può fare un accordo senza compromessi”. Tuttavia, Zelensky ha risposto con fermezza, dicendo: “Putin è un assassino, non vogliamo compromessi”. Questo scambio ha evidenziato le profonde differenze tra i due leader riguardo la strategia da adottare per porre fine al conflitto.

Durante l’incontro, Trump ha anche menzionato di aver avuto “ottime discussioni con la Russia”, cercando di enfatizzare la sua volontà di negoziare un accordo. Tuttavia, la tensione tra i due presidenti era palpabile, soprattutto dopo che Trump aveva precedentemente definito Zelensky un “dittatore”, per poi cercare di minimizzare questa affermazione durante l’incontro.

Un altro tema centrale dell’incontro è stata la firma di un accordo sulle terre rare, un’iniziativa che Trump ha presentato come un modo per garantire un supporto economico all’Ucraina in cambio di risorse strategiche. Zelensky ha definito l’accordo come un buon inizio, ma ha sottolineato che non è sufficiente per le esigenze del suo Paese.

Trump ha affermato che la sua amministrazione avrebbe potuto prevenire il conflitto in corso: “Se fossi stato presidente, questa guerra non sarebbe mai accaduta. Avremmo negoziato un accordo per voi senza dover passare attraverso quello che avete dovuto affrontare”. Ha poi ribadito la sua posizione di neutralità, dicendo: “Nel mezzo. Sia dalla parte della Russia che dell’Ucraina. Voglio solo che si risolva”.



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