​​


Turista graffiata da un cucciolo in Marocco, muore di rabbia al rientro: “Non le ha dato peso”



Una turista britannica, Yvonne Ford, originaria dello Yorkshire, ha perso la vita dopo aver contratto la rabbia in seguito a un graffio ricevuto da un cane randagio durante una vacanza in Marocco. La donna, inizialmente, non aveva dato peso all’incidente, ma al suo ritorno ha iniziato a manifestare sintomi che si sono aggravati rapidamente, portandola alla morte.



Il tragico episodio risale a febbraio, quando Yvonne Ford era in vacanza in Marocco. Durante il soggiorno, la donna è stata graffiata da un cucciolo di cane randagio. Il graffio era superficiale e non sembrava destare preoccupazione, tanto che la donna non ha cercato assistenza medica né ha considerato la possibilità di un’infezione. Al rientro nel Regno Unito, tuttavia, ha iniziato a sentirsi male: inizialmente si trattava di sintomi lievi come mal di testa e dolori diffusi, che non ha collegato all’incidente con l’animale.

La situazione è peggiorata drasticamente nelle settimane successive. Due settimane fa, Yvonne Ford ha sviluppato sintomi gravi che includevano difficoltà a camminare, parlare e dormire. Poco dopo, ha perso anche la capacità di deglutire. Portata d’urgenza in ospedale, le è stata diagnosticata la rabbia, ma ormai era troppo tardi per intervenire efficacemente. Purtroppo, la donna è deceduta poco dopo.

La figlia della vittima ha raccontato che sua madre non aveva dato importanza al graffio ricevuto dal cane randagio e ha voluto lanciare un appello: “Prendete sul serio i morsi degli animali, vaccinate i vostri animali domestici e informate chi vi circonda”. La vicenda evidenzia l’importanza della prevenzione e della tempestività nel trattamento sanitario post-esposizione in caso di contatto con animali potenzialmente infetti.

La rabbia è una malattia virale molto grave che può causare un’infezione mortale del cervello e del sistema nervoso centrale negli esseri umani. Il virus si trasmette attraverso il contatto con la saliva di animali infetti, solitamente tramite morsi o graffi. Sebbene esista un trattamento post-esposizione altamente efficace, la sua somministrazione deve avvenire immediatamente dopo il contatto con il virus per evitare conseguenze fatali.

Le autorità sanitarie britanniche hanno confermato che sono in corso valutazioni sui contatti stretti della vittima e sugli operatori sanitari che l’hanno assistita. Un portavoce dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha dichiarato: “Non vi è alcun rischio per la popolazione in generale, poiché non vi sono prove documentate della trasmissione della rabbia tra le persone”. Inoltre, è stato offerto un vaccino precauzionale a chiunque possa essere stato esposto indirettamente al virus.

Questo caso tragico sottolinea l’importanza di prestare attenzione ai morsi o graffi di animali sconosciuti, specialmente in aree dove la rabbia è ancora presente. Le autorità sanitarie ricordano che chiunque venga morso o graffiato da un animale potenzialmente infetto deve rivolgersi immediatamente a un medico per ricevere il trattamento adeguato.



Add comment