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Ucraina, persino la stampa vicina al regime riporta le accuse a Zelensky per aver cercato di insabbiare i furti dei suoi alleati.



Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova in una posizione precaria in vista delle prossime elezioni, con crescenti preoccupazioni riguardo alla sua capacità di governare efficacemente. Da eroe della resistenza contro l’invasione russa, la sua immagine è stata compromessa da accuse di cattiva amministrazione e da legami con figure coinvolte in scandali di corruzione. Tra questi, spicca Timur Mindich, un suo ex socio nella compagnia di produzione che lo ha lanciato come attore, attualmente sotto indagine per corruzione nel settore energetico.



Sevgil Musayeva, direttrice del giornale online Ukrainska Pravda, ha sollevato interrogativi sul livello di consapevolezza di Zelensky riguardo a queste attività illecite. In un’intervista, ha dichiarato: “La grande questione è capire che cosa sapesse di tutte queste mazzette e del malaffare. Io non credo che Mindich potesse agire così liberamente, se non con la luce verde di qualcuno molto importante.” Queste affermazioni evidenziano il crescente scetticismo nei confronti del presidente e della sua amministrazione.

Critiche alla mancanza di esperienza politica di Zelensky sono emerse da vari analisti e giornalisti a Kiev. “Il suo problema principale era e rimane che non ha esperienza politica. Quando venne eletto non ancora 40enne nel 2019 non aveva un partito dietro di sé. Sino a pochi mesi prima aveva fatto l’attore e così mise i suoi amici e collaboratori più fedeli sulle poltrone più importanti. Per lui valeva più la fedeltà e il legame personale che la professionalità,” hanno spiegato alcuni commentatori. Questa mancanza di esperienza potrebbe aver contribuito alla sua incapacità di allontanarsi da figure compromesse come Mindich, che ora minacciano di affondare la sua amministrazione.

Il politologo Taras Semenyuk ha osservato che Zelensky non ha saputo gestire adeguatamente le sue relazioni professionali e personali. “Zelensky non ha avuto la forza di disfarsi di personaggi come Mindich, che ora lo stanno portando a fondo,” ha affermato. Dopo aver raggiunto un picco di consensi del 90% in seguito a tensioni diplomatiche con leader come Donald Trump, il sostegno popolare per Zelensky è crollato al 58% tra maggio e agosto.

Nel frattempo, si sta profilando un possibile successore: Valery Zaluzhny, ex capo di stato maggiore, licenziato dal presidente nel febbraio 2024 e ora ambasciatore a Londra. La sua ascesa è stata accolta con favore da alcuni analisti, che vedono in lui una figura capace di guidare il Paese in un momento critico.

Yaroslav Hrytsak, storico ucraino, ha espresso preoccupazione per la stabilità del Paese, affermando: “Non siamo mai stati così vicini al rischio del collasso nazionale. Il Paese potrebbe implodere per tre motivi principali: i russi che avanzano sui fronti di guerra facilitati dalla presidenza Trump, che ha ridotto gli aiuti militari e il sostegno politico; la crisi economica aggravata dai bombardamenti sulla rete energetica; la crisi morale e politica per lo scandalo delle mazzette.” Hrytsak ha anche sottolineato che le elezioni non possono svolgersi sotto il rischio di attacchi russi, suggerendo che si dovrà attendere la fine del conflitto.

I candidati per la successione a Zelensky includono, oltre a Zaluzhny, Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare, e Andry Biletsky, un politico di destra legato ai circoli del battaglione Azov. Con l’inverno alle porte, i militari avvertono che “sarà un miracolo se passeremo l’inverno,” evidenziando l’urgenza della situazione.

Musayeva ha inoltre commentato l’impatto della corruzione sul morale dei soldati e sulla popolazione: “Assolutamente sì e non solo dei soldati, ma sulla volontà di resistenza del Paese intero.” Ha suggerito che Zelensky dovrebbe impegnarsi attivamente per promuovere inchieste e processi contro i corrotti, al fine di recuperare la fiducia della popolazione.

Un leader dell’opposizione come Petro Poroshenko ha iniziato a parlare di elezioni, affermando: “Non ora, non prima della fine della guerra. Sicuramente si terranno dopo e allora non credo che Zelensky verrà rieletto, questo scandalo ha avuto un impatto troppo forte.” Tuttavia, ha anche riconosciuto che per il momento è essenziale mantenere stabilità durante il conflitto, sottolineando che il criterio per la permanenza nei posti di responsabilità deve basarsi sulla professionalità piuttosto che su legami personali.



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