Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha recentemente espresso il suo parere sul piano di pace proposto dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per l’Ucraina, affermando che potrebbe costituire una base utile per porre fine al conflitto. Durante una dichiarazione pubblica, Putin ha avvertito che l’esercito russo potrebbe espandere il suo territorio se l’Ucraina dovesse rifiutare il piano elaborato dagli Stati Uniti.
Donald Trump ha confermato le notizie circolate nei media riguardo alla scadenza per l’Ucraina: il 27 novembre, giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, è stato fissato come termine per accettare la proposta. In un’intervista a Fox News, Trump ha dichiarato: “Giovedì è il giorno giusto per noi” per mettere fine alla guerra. Ha anche sostenuto che l’Ucraina sta già perdendo territorio e, rispondendo a una domanda sulla cessione del Donbass prevista dal suo piano, ha aggiunto: “Probabilmente li perderà comunque, in un breve lasso di tempo” se il conflitto dovesse continuare.
In merito alle sanzioni contro la Russia, Trump ha chiarito di non avere intenzione di revocarle, affermando: “Non farò nulla per revocare le sanzioni”. Ha inoltre affermato che Putin non sta cercando un’altra guerra e sta già subendo le conseguenze delle misure imposte.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato della situazione attuale, sottolineando che l’Ucraina si trova in uno dei momenti più difficili della sua storia. “La pressione sull’Ucraina è al suo massimo. L’Ucraina potrebbe ora trovarsi di fronte a una scelta molto difficile: o la perdita della sua dignità o il rischio di perdere un partner chiave”, ha dichiarato. Zelensky ha evidenziato la necessità di considerare gli interessi nazionali e ha affermato che lavorerà rapidamente con gli Stati Uniti per trovare soluzioni. “Non daremo al nemico alcun motivo per dire che l’Ucraina non vuole la pace”, ha aggiunto, sottolineando il suo impegno a garantire una fine al conflitto.
In una comunicazione su X, Zelensky ha riferito di un colloquio telefonico durato quasi un’ora con il vicepresidente statunitense J.D. Vance e il segretario all’Esercito Daniel P. Driscoll. “Valutiamo positivamente ogni proposta realistica”, ha affermato, spiegando che durante la chiamata sono stati esaminati vari dettagli della proposta americana. Ha annunciato che continueranno a mantenere un contatto costante e che i team di lavoro sono pronti a collaborare senza sosta.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Europa ha sempre sostenuto l’Ucraina nell’affrontare l’aggressione russa. Ha affermato che nulla riguardante l’Ucraina dovrebbe essere deciso senza il coinvolgimento di Kiev. I leader europei si riuniranno a breve per discutere la situazione e i prossimi passi da intraprendere.
Secondo fonti citate da Reuters, l’Ucraina sta subendo pressioni da parte di Washington affinché accetti il piano di pace mediato dagli Stati Uniti, con minacce di ridurre il supporto in termini di intelligence e armi. Una fonte anonima ha rivelato che gli Stati Uniti desiderano che l’Ucraina firmi una parte dell’accordo entro il 27 novembre.
Nel frattempo, i leader europei stanno preparando una controproposta per porre fine alla guerra in Ucraina, con condizioni che potrebbero risultare più favorevoli per Kiev rispetto al piano americano. Zelensky ha recentemente avuto conversazioni telefoniche con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer per discutere di un nuovo piano di pace.
Dopo un colloquio con Zelensky, Starmer ha dichiarato ai giornalisti britannici che il futuro dell’Ucraina deve essere determinato dagli ucraini stessi, sottolineando l’importanza della sovranità ucraina. Anche se i leader europei hanno accolto favorevolmente gli sforzi degli Stati Uniti, ribadiscono che la situazione attuale deve servire come base per qualsiasi discussione territoriale.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che la Russia non ha ricevuto alcuna proposta ufficiale dagli Stati Uniti, ma si è dichiarata aperta al dialogo. Nel frattempo, è previsto un incontro a Kiev tra una delegazione statunitense e quella europea, con la presenza di alti funzionari del Pentagono.
Da una bozza del piano di pace statunitense, emerge che esso include garanzie di sicurezza simili all’articolo 5 della NATO, impegnando gli alleati a considerare un attacco all’Ucraina come un attacco all’intera comunità transatlantica. La proposta prevede un meccanismo di valutazione congiunto per affrontare eventuali violazioni.



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