Un tragico episodio di violenza ha avuto luogo nella tarda serata di ieri a Rovigo, dove un giovane tunisino, Amine Gara, ha perso la vita dopo essere stato gravemente ferito durante uno scontro tra gruppi di ragazzi. L’incidente si è verificato in una zona verde situata lungo Corso del Popolo, nelle vicinanze del monumento dedicato a Giacomo Matteotti, un’area frequentata sia dai residenti che dai giovani della città. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni degli investigatori, la lite sarebbe scoppiata poco prima della mezzanotte, degenerando rapidamente in un confronto violento.
Stando alle informazioni preliminari fornite dalla Polizia, diversi giovani, presumibilmente appartenenti a gruppi di stranieri, si sarebbero affrontati armati di coltelli e bottiglie di vetro rotte. La situazione sarebbe precipitata dopo un alterco verbale seguito da spinte e provocazioni. Quando gli agenti delle volanti e i soccorritori del 118 sono giunti sul posto, hanno trovato Amine Gara riverso a terra, privo di sensi e con profonde ferite da taglio. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai sanitari, il ragazzo è deceduto pochi minuti dopo.
La zona in cui si è verificato il dramma è da tempo oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini per episodi di microcriminalità e situazioni di degrado. I giardini situati alle spalle del monumento a Matteotti sono noti come luogo di ritrovo notturno per gruppi di giovani, spesso coinvolti in episodi di disturbo della quiete pubblica o in situazioni legate all’abuso di alcol. Tuttavia, l’escalation di violenza registrata ieri sera ha portato a un epilogo tragico e irreversibile.
Le autorità stanno cercando di chiarire il ruolo di Amine Gara nella vicenda. Secondo le testimonianze raccolte finora, il giovane – che viveva in Italia da alcuni anni – era conosciuto come una persona tranquilla e non aveva precedenti penali. Gli investigatori stanno cercando di stabilire se fosse attivamente coinvolto nella rissa o se sia stato vittima accidentale degli eventi. La famiglia del ragazzo è stata informata della tragedia durante la notte ed è ora seguita dagli assistenti sociali del Comune.
Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile e alla Digos, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e raccogliendo le testimonianze delle persone presenti al momento della rissa. Al momento non sono stati effettuati arresti, ma sarebbero già emerse alcune piste investigative che potrebbero portare a identificare i responsabili. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella di una possibile faida tra gruppi rivali.
La morte di Amine Gara ha suscitato sgomento tra i residenti di Rovigo, che da tempo denunciano il crescente clima di insicurezza in alcune aree della città. Il caso rappresenta un ulteriore campanello d’allarme sulla necessità di interventi mirati per garantire maggiore sicurezza e prevenire episodi simili in futuro.
Gli sviluppi delle indagini saranno fondamentali per chiarire ogni aspetto della vicenda e per assicurare alla giustizia i responsabili dell’omicidio. Nel frattempo, la comunità locale si stringe attorno alla famiglia del giovane tunisino, colpita da una perdita improvvisa e dolorosa.
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