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Un ragazzo di 15 anni, di nazionalità straniera, è morto dopo essere precipitato dalla Becca di Viou, in Valle d’Aosta. Aveva avvisato i genitori di essersi perso.



Un grave incidente in montagna ha scosso la comunità valdostana. Nella mattina del 23 luglio, il corpo senza vita di un giovane escursionista di 15 anni è stato trovato nei pressi della Becca di Viou, una cima situata a 2.856 metri di altitudine nel comune di Saint-Christophe, in Valle d’Aosta. Il ragazzo, di nazionalità straniera, era disperso dalla sera precedente, quando aveva contattato i genitori per informarli di essersi smarrito lungo un sentiero.



Le operazioni di ricerca sono iniziate immediatamente dopo l’allarme lanciato dai genitori. Il giovane aveva comunicato telefonicamente di trovarsi in difficoltà, ma la situazione è rapidamente degenerata. Nonostante il tempestivo intervento delle squadre di soccorso, il ragazzo è stato rinvenuto privo di vita a circa 2.000 metri di altitudine. Le autorità ipotizzano che sia scivolato lungo un tratto particolarmente impegnativo del percorso.

Il recupero del corpo è stato effettuato grazie all’ausilio di un elicottero che ha sorvolato la zona. Le ricerche hanno coinvolto diverse unità specializzate, tra cui il Soccorso alpino valdostano, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia, il Corpo forestale e i Vigili del fuoco. L’area interessata dall’incidente è nota per la sua difficoltà tecnica e richiede esperienza e adeguata preparazione per essere affrontata in sicurezza.

Secondo quanto riportato dalle autorità locali, il ragazzo avrebbe perso l’equilibrio su un tratto del sentiero caratterizzato da pendenze ripide e terreni instabili. La dinamica esatta dell’incidente è ancora oggetto di accertamenti, ma al momento si ritiene che si tratti di una tragica fatalità. La salma è stata trasportata a valle e saranno effettuati ulteriori esami per chiarire ogni aspetto della vicenda.

La Becca di Viou è una meta frequentata da escursionisti e appassionati della montagna, grazie al panorama mozzafiato che offre sulla piana di Aosta. Tuttavia, alcuni dei suoi sentieri sono considerati particolarmente difficili e richiedono attenzione e preparazione fisica adeguata. L’incidente sottolinea ancora una volta l’importanza di valutare con prudenza i percorsi e le proprie capacità prima di intraprendere escursioni in alta quota.

La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza in montagna, soprattutto per i più giovani e per coloro che non conoscono bene il territorio. Le autorità locali e gli esperti del settore continuano a ribadire la necessità di equipaggiamenti adeguati, conoscenze tecniche e una pianificazione meticolosa delle escursioni. In situazioni come questa, anche una minima disattenzione può avere conseguenze drammatiche.

La comunità locale si è stretta attorno alla famiglia del ragazzo, colpita da una perdita così dolorosa. Il sindaco di Saint-Christophe ha espresso il suo cordoglio, sottolineando la gravità dell’accaduto e l’impegno delle squadre di soccorso nel tentativo di salvare il giovane: “Abbiamo fatto tutto il possibile per trovarlo in tempo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare”.

Questo incidente evidenzia quanto sia fondamentale rispettare le regole della montagna e non sottovalutare i rischi legati a percorsi tecnici. La Valle d’Aosta, pur essendo una delle regioni più affascinanti dal punto di vista naturalistico, presenta anche sfide impegnative per gli escursionisti.

La vicenda della Becca di Viou resterà impressa nella memoria della comunità valdostana come un monito per tutti coloro che si avventurano in montagna. La speranza è che episodi simili possano essere evitati in futuro grazie a una maggiore consapevolezza dei rischi e alla diffusione di informazioni sulla sicurezza alpina.



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