Emergono dettagli inquietanti sull’omicidio di Maria Denisa Paun, una donna di 30 anni di origine romena, il cui assassino, Vasile Frumuzache, ha confessato il crimine. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe ucciso la vittima, smembrato il suo corpo e continuato con la sua routine quotidiana, portando i figli a scuola con i resti della donna nascosti nel bagagliaio.
Il tragico evento si è consumato nella notte tra il 15 e il 16 maggio in un residence di Prato, dove Frumuzache aveva fissato un incontro con Denisa Paun, che lavorava come escort. Dopo averla uccisa, l’uomo avrebbe riposto il corpo in una valigia e lo avrebbe trasportato nella sua abitazione a Monsummano Terme. Qui, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe decapitato e smembrato il cadavere prima di rimetterlo nell’auto.
Le indagini, coordinate dal gip Francesca Del Vecchio, descrivono Vasile Frumuzache come un killer “organizzato e lucido”. Dopo aver compiuto l’omicidio, l’uomo avrebbe accompagnato i figli a scuola intorno alle 8:30 del mattino, mentre la moglie si trovava ancora in casa. Successivamente, avrebbe guidato fino a una zona isolata nelle colline delle Panteraie, vicino a Montecatini, per disfarsi del corpo. La valigia contenente i resti è stata abbandonata tra i rovi, mentre la testa della vittima è stata incendiata e lasciata a circa un chilometro di distanza.
Gli investigatori sospettano che l’uomo possa aver agito con l’aiuto di un complice, dato il livello di precisione e freddezza dimostrato. Inoltre, emerge la possibilità che Frumuzache possa essere coinvolto in altri omicidi. Infatti, l’uomo ha ammesso di aver ucciso un’altra escort romena, Ana Maria Andrei, nel luglio 2024. Tuttavia, ha negato qualsiasi responsabilità per ulteriori crimini.
Secondo le ricostruzioni effettuate tramite il GPS dell’auto dell’assassino, dopo aver lasciato il residence di Prato alle 2:30 del mattino, Frumuzache avrebbe impiegato circa un’ora per tornare a casa a Monsummano Terme, senza effettuare soste intermedie. Una volta giunto nella sua abitazione, avrebbe compiuto ulteriori atti sul corpo della vittima prima di riprendere la sua routine quotidiana.
Le autorità continuano a indagare sulla vicenda e stanno cercando di stabilire se esistano altre vittime riconducibili allo stesso modus operandi. La descrizione fornita dal gip evidenzia un comportamento metodico e privo di scrupoli: “un assassino lucido e organizzato”. Questo fa ipotizzare che l’uomo abbia agito con premeditazione e che potrebbe non essere stato solo.
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