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Una cassiera di un negozio a Taranto è stata aggredita da una cliente per un centesimo di resto, riportando ferite al volto e danni agli occhiali



Un episodio di violenza si è verificato nella tarda mattinata di giovedì 3 luglio all’interno di un centro commerciale di Taranto, dove una cassiera è stata aggredita da una cliente in evidente stato di agitazione. L’episodio è scaturito da una discussione per un centesimo di resto su un acquisto del valore di 4,99 euro, relativo a un sacchetto di carbonella.



Secondo quanto ricostruito, la cliente, insoddisfatta per il mancato centesimo di resto, ha reagito in modo violento colpendo la lavoratrice al volto con un oggetto metallico. L’aggressione ha provocato la rottura di una lente degli occhiali della cassiera e una ferita al setto nasale. La situazione è ulteriormente precipitata quando la donna, visibilmente alterata, ha opposto resistenza all’intervento delle forze dell’ordine, brandendo un oggetto da taglio e rifiutandosi di collaborare. Solo dopo diverse ore di tensione, la cliente è stata allontanata, permettendo alla cassiera di ricevere le cure mediche necessarie.

L’episodio è stato segnalato dall’Ugl Terziario, che ha espresso piena solidarietà alla lavoratrice vittima dell’aggressione. Il segretario del sindacato, Giuseppe Scarciglia, ha commentato l’accaduto sottolineando la necessità di interventi concreti per garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro: “Le lavoratrici e i lavoratori sono troppo spesso vittime di vessazioni che, in alcuni casi, sfociano in atti di violenza. Non rispondere alle provocazioni è un segno di professionalità, ma è fondamentale denunciare ogni sopruso. La sicurezza e il rispetto per i lavoratori devono essere garantiti sempre”.

Il sindacato ha inoltre evidenziato come episodi simili non siano isolati, ma riflettano una tendenza preoccupante che riguarda chi opera a stretto contatto con il pubblico. Durante la pandemia, tali lavoratori erano considerati eroi per il loro impegno, ma oggi si trovano spesso esposti a situazioni di rischio senza adeguate tutele. Scarciglia ha aggiunto: “Questa aggressione non è un caso isolato. Troppo spesso chi lavora a contatto con il pubblico, ieri eroi durante la pandemia, oggi viene lasciato solo. Servono politiche aziendali più attente e un impegno concreto da parte delle istituzioni. Non dimentichiamo che in passato un nostro collega fu accoltellato e perse la vita. È ora di garantire ambienti di lavoro davvero sicuri per tutti”.

L’Ugl Terziario ha richiesto l’apertura immediata di un tavolo di confronto con le istituzioni per discutere misure efficaci volte a tutelare il personale impiegato nella grande distribuzione e nei servizi al pubblico. Tra le proposte avanzate dal sindacato vi sono l’introduzione di protocolli specifici per gestire situazioni critiche e l’implementazione di strumenti di prevenzione per evitare episodi simili in futuro.

Questo grave episodio, avvenuto a Taranto, riporta l’attenzione sulla crescente insicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di interventi strutturali per garantire condizioni adeguate ai lavoratori del settore terziario. La vicenda della cassiera aggredita mette in evidenza quanto sia importante investire nella formazione del personale per gestire situazioni difficili e nell’adozione di misure preventive che possano tutelare la loro integrità fisica e psicologica.

In conclusione, la violenza subita dalla lavoratrice e il comportamento ostile della cliente sono emblematici di una problematica più ampia che richiede risposte rapide e incisive da parte delle aziende e delle autorità competenti. Il caso solleva interrogativi importanti sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulla necessità di garantire un ambiente lavorativo rispettoso e protetto per tutti coloro che operano a contatto diretto con il pubblico.



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