Un antifa minaccia l’uomo sbagliato. Tutto il resto è poesia (VIDEO)
Un antifa minaccia l’uomo sbagliato.
Il resto è poesia. pic.twitter.com/QnFRTqoqXW
— Francesco 🇮🇹 (@SaP011) November 29, 2025
In seguito all’irruzione di manifestanti pro-palestinesi nella redazione del quotidiano La Stampa, si è appreso che tra i 34 individui identificati figura un soggetto già noto alle forze dell’ordine. Si tratta di un sedicenne che, a fine ottobre scorso, era stato coinvolto in un alterco con alcuni militanti di destra impegnati in attività di volantinaggio presso il Liceo Einstein di Torino. Il minorenne, presumibilmente affiliato a gruppi collettivi, era stato prelevato dalla Digos e condotto in questura in seguito all’aggressione fisica nei confronti di un agente di polizia. Attualmente, le autorità competenti stanno esaminando le posizioni degli individui identificati, con l’ipotesi di denuncia per danneggiamento e invasione di edifici.
I manifestanti che hanno fatto irruzione nella sede del quotidiano torinese hanno lasciato una redazione in condizioni di grave disordine. Hanno rovesciato gli oggetti presenti sulle scrivanie, vandalizzato le pareti con scritte oscene e lanciato letame contro i cancelli dell’edificio. Alcuni manifestanti hanno urlato: “Giornalisti complici dell’arresto in Cpr di Mohamed Shahin”, in riferimento alla decisione della Corte d’Appello di Torino di convalidare il trattenimento dell’imam di via Saluzzo presso il Cpr di Caltanissetta.
Il sedicenne identificato tra i manifestanti è lo stesso soggetto al centro di una recente polemica, in quanto era stato ammanettato dagli agenti della Digos e condotto in questura, dove era stato successivamente denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane avrebbe colpito un agente di polizia con calci e pugni. In quella stessa giornata, la protesta dei gruppi collettivi si era conclusa con il lancio di uova contro una sede di Fratelli d’Italia. Tale azione era stata intrapresa in risposta a un’iniziativa di un gruppo di destra, che intendeva effettuare volantinaggio “contro la cultura dei maranza”. Quando il collettivo dell’Einstein, situato in prossimità dell’area antagonista, ha tentato di impedire l’iniziativa, si è reso necessario l’intervento della polizia in tenuta antisommossa.
Il sedicenne aveva dichiarato: “Mi ero semplicemente avvicinato a coloro che si identificano con la destra quando sono stato placcato dalle forze dell’ordine, il che mi ha causato un forte spavento. Non sono così imprudente da attaccare e aggredire un pubblico ufficiale”.
Il centrosinistra si è immediatamente schierato a sua difesa. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Marco Grimaldi, ex alunno del liceo Einstein, attualmente occupato dagli studenti, ha espresso la sua posizione: “Sono qui per ascoltare gli studenti. Sono profondamente indignato nel constatare l’impiego di reparti antisommossa contro dei giovani. Questa situazione è inaccettabile e inizia ben prima dell’applicazione delle manette a un sedicenne. Ho espresso queste preoccupazioni alla Questura e le ribadirei al prefetto”.
Ha proseguito: “Quali misure verranno adottate in futuro? Intendiamo dispiegare i paracadutisti della Folgore alla prima manifestazione universitaria? Abbiamo già assistito all’uso di manganelli contro studenti e all’ingresso di reparti mobili all’interno dell’università. Pertanto, i primi responsabili di questo problema sono coloro che si occupano della sicurezza nella nostra città. Se l’impiego di reparti mobili è necessario per un volantinaggio di tre persone, allora esiste un problema sistemico”.
La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Piemonte, Sarah Disabato, insieme al consigliere Alberto Unia, ha definito “preoccupante” l’accaduto. Hanno affermato: “Il dissenso è un elemento fondamentale della democrazia. Di fronte al dissenso, non si deve ricorrere all’uso del manganello”. Hanno inoltre sottolineato: “La scuola deve essere un luogo di dialogo, inclusione e cittadinanza attiva, dove la manifestazione del pensiero sia garantita, anche e soprattutto quando si discosta da messaggi razzisti diffusi da organizzazioni di destra”.
La vicepresidente del Partito Democratico, Chiara Gribaudo, si è unita alle condanne per gli eventi verificatisi oggi a Torino e nel fine settimana a Genova, definendoli di estrema gravità. La Gribaudo ha evidenziato una disparità di trattamento da parte del Governo in merito alle violenze, affermando che, mentre la rottura di due vetrine durante una manifestazione viene condannata senza riserve, la devastazione di una scuola, il caricamento di studenti per una contestazione e, secondo quanto appreso, il fermo di sedicenni in questura senza motivazioni adeguate, vengono accolti con silenzio.



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