La comunità di Bagheria, nel Palermitano, è stata scossa dalla tragica morte di Simona Cinà, una promettente pallavolista di soli 20 anni, deceduta nella notte tra sabato e domenica. La giovane è annegata nella piscina di una villa mentre era in corso una festa con amici. Le circostanze dell’incidente sono ancora da chiarire e le autorità stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Secondo le prime informazioni, Simona Cinà sarebbe finita in acqua per ragioni ancora da accertare e non sarebbe più riuscita a riemergere. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari del 118, allertati dai presenti alla festa, i soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvarla. I medici hanno constatato il decesso sul posto. Al momento, i carabinieri stanno ascoltando i partecipanti all’evento per raccogliere tutti gli elementi utili a fare luce sull’accaduto. Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia, che potrebbe fornire ulteriori dettagli sulle cause della morte.
La notizia ha lasciato un vuoto enorme nella comunità locale e nel mondo sportivo, dove la giovane era molto conosciuta e apprezzata. Simona Cinà, residente a Capaci, alle porte di Palermo, aveva dedicato gran parte della sua vita alla pallavolo, sport che amava profondamente. Era stata un punto di riferimento per la società Acds Capacense Volley, come sottolineato dal presidente Paolo Di Maggio, che ha espresso il suo cordoglio con parole toccanti: “Simona Cinà era una ragazza solare, amava la pallavolo. Ha giocato nella nostra società fino allo scorso anno. Per lei la pallavolo era tutto. Ha insegnato anche a tanti bambini. Siamo distrutti per la notizia.”
Il presidente ha inoltre ricordato come Simona Cinà avesse interrotto temporaneamente l’attività sportiva lo scorso anno per intraprendere un’esperienza di studio all’estero: “Si è fermata lo scorso anno perché doveva fare un anno di Erasmus in Spagna andando anche a trovare il fratello. La ricordiamo con tanto affetto. Era una giovane assennata che amava lo sport e si impegnava molto. Partecipava anche a diversi tornei di beach volley in estate. Una grande perdita.” Queste parole evidenziano il forte legame che la ragazza aveva con lo sport e con la sua comunità.
Oltre al suo impegno sportivo, Simona Cinà stava costruendo il suo futuro accademico. Aveva frequentato i corsi della laurea triennale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie e Sportive presso l’Università degli Studi di Palermo, dimostrando grande dedizione sia nello studio che nello sport. Il suo percorso di vita, interrotto troppo presto, lascia un vuoto difficile da colmare per chi l’ha conosciuta e amata.
La tragedia ha suscitato grande commozione sui social network, dove amici, compagni di squadra e conoscenti hanno condiviso messaggi di ricordo e affetto per la giovane pallavolista. Numerosi sono stati anche i messaggi di solidarietà rivolti alla famiglia della ragazza, colpita da una perdita così improvvisa e dolorosa.
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso. I carabinieri stanno cercando di raccogliere tutte le testimonianze dei presenti alla festa per ricostruire gli ultimi momenti di Simona Cinà e capire cosa abbia portato al tragico epilogo. L’autopsia prevista nei prossimi giorni sarà fondamentale per chiarire eventuali elementi ancora oscuri.
La scomparsa di Simona Cinà rappresenta una perdita enorme non solo per i suoi cari, ma anche per il mondo dello sport palermitano e per la comunità di Capaci, dove era conosciuta e stimata da molti. La sua passione per la pallavolo e il suo impegno nello sport rimarranno un ricordo indelebile per chi ha avuto il privilegio di incontrarla e condividere con lei momenti di vita.



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