Presunto killer di Villa Pamphilj: l’uomo con molte identità, una vita da vagabondo e un passato di violenze negli Stati Uniti.
Un uomo, identificato come Francis Kaufmann, è stato fermato in Grecia con l’accusa di essere coinvolto nell’omicidio di una donna e della sua bambina a Villa Pamphilj, Roma. Aveva diverse identità e riceveva una cospicua “paghetta” dai genitori.
Un uomo con molteplici identità è al centro delle indagini sull’omicidio avvenuto a Villa Pamphilj, dove sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una donna e della sua bambina. Secondo le autorità, l’uomo, conosciuto ufficialmente come Francis Kaufmann, utilizzava vari pseudonimi a seconda del paese in cui si trovava: in Italia si faceva chiamare Matteo Capozzi, mentre a Malta era noto come Rexal Ford. La sua vera identità è stata confermata dagli inquirenti grazie alla collaborazione con l’FBI.
Nato negli Stati Uniti, Francis Kaufmann, 46 anni, ha un passato segnato da violenze domestiche e aggressioni. Negli USA è stato arrestato cinque volte e ha scontato 120 giorni di carcere per reati legati a lesioni gravi. Nel 2021 ha lasciato il suo paese d’origine per trasferirsi in Europa, iniziando una vita errante che lo ha portato in diversi paesi, tra cui Malta e Italia.
Nonostante vivesse senza una dimora fissa in Italia, l’uomo non sembrava trovarsi in difficoltà economiche. Riceveva infatti dai suoi genitori una somma mensile compresa tra i 5.000 e i 6.000 dollari come parte di un accordo per tenerlo lontano dalla loro casa. Secondo un cameraman irlandese che lo aveva incontrato a Malta, Kaufmann si presentava come produttore cinematografico, ma in realtà viveva grazie al denaro inviato dalla famiglia. “Si fingeva produttore cinematografico per mantenere vivo l’interesse nei suoi confronti, in realtà era un vagabondo che viveva della paghetta dei genitori”, ha raccontato il cameraman.
Le autorità italiane hanno scoperto che l’uomo utilizzava almeno tre schede SIM e diverse carte di credito intestate a lui stesso. Era arrivato in Italia da Malta a bordo di un catamarano privato, un ulteriore segnale della sua apparente stabilità economica.
La vicenda ha preso una piega ancora più inquietante con la scoperta del legame tra Kaufmann e la madre della bambina trovata morta a Villa Pamphilj. La piccola, chiamata Andromeda, era nata a Malta pochi mesi prima. Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire i movimenti dell’uomo e il suo rapporto con la donna. Non è ancora chiaro come si siano conosciuti, ma si sospetta che il loro incontro possa essere avvenuto proprio a Malta.
La polizia scientifica italiana sta lavorando intensamente per raccogliere prove sulla scena del crimine a Villa Pamphilj, mentre l’FBI fornisce supporto nelle indagini grazie alle informazioni sul passato criminale dell’uomo. Gli investigatori stanno anche analizzando i profili social utilizzati da Kaufmann, che cambiava identità ogni volta che si trasferiva in un nuovo paese.
Il caso ha sollevato molte domande sulla vita di questo individuo, che alternava periodi di vagabondaggio a tentativi di costruirsi una carriera nel mondo del cinema. Sotto il nome di “Rex”, aveva contattato diverse persone nel settore cinematografico proponendo progetti che si rivelavano essere truffe. Un esempio è quello del cameraman irlandese, al quale aveva inviato un’email riguardante una commedia intitolata “The cuisine war in Dublin”. Quando il cameraman si è reso conto della frode, ha interrotto ogni contatto con lui.
L’arresto dell’uomo rappresenta un passo importante nelle indagini, ma molti dettagli rimangono ancora oscuri. Le autorità stanno cercando di capire se ci siano altre persone coinvolte o se l’uomo abbia commesso altri crimini durante i suoi spostamenti tra gli Stati Uniti e l’Europa.
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