Il presidente Zelensky ha recentemente affermato la sua disponibilità a lasciare la carica di presidente dell’Ucraina “immediatamente” se ciò potesse facilitare l’ingresso del Paese nella NATO. Questa dichiarazione è stata rilasciata al termine del forum intitolato ‘Ucraina: Anno 2025’, dove Zelensky ha risposto a domande riguardanti le garanzie di sicurezza richieste a Donald Trump. Ha dichiarato: “Se serve che lasci questa sedia, sono pronto a farlo e posso anche scambiare la mia posizione con l’adesione dell’Ucraina alla NATO”.
Zelensky ha enfatizzato l’importanza di far comprendere a Trump la posizione dell’Ucraina, aggiungendo: “Le garanzie di sicurezza da parte di Trump sono molto necessarie”. Il presidente ucraino ha poi continuato dicendo: “Sarei felice di rinunciare alla presidenza se fosse per la pace dell’Ucraina”. Ha messo in evidenza la sua concentrazione sulla sicurezza del Paese, affermando di non avere l’intenzione di rimanere presidente per un lungo periodo, ma piuttosto di affrontare le sfide attuali.
Questa affermazione arriva in un momento critico per l’Ucraina, che si trova a fronteggiare diverse difficoltà, dalla guerra contro la Russia alle crescenti tensioni con gli Stati Uniti riguardo alle forniture di tecnologie militari. Zelensky ha affermato: “Stiamo facendo progressi”, ma ha anche specificato di non voler accettare condizioni che comprometterebbero il futuro del suo popolo, sottolineando: “Non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini”, in riferimento alla richiesta di Trump di 500 miliardi di dollari, considerata eccessiva da Kiev. Il presidente ucraino ha ribadito la sua disponibilità a collaborare, ma ha insistito affinché prima Washington si assicuri che Vladimir Putin “ponga fine a questa guerra”.
In un post su X, Zelensky ha messo in risalto i progressi compiuti dal suo Paese e l’importanza di ottenere garanzie di sicurezza e rispetto internazionale. Ha affermato: “Gli ucraini hanno fatto enormi progressi. Quest’anno dobbiamo fare tutto il possibile, anche l’impossibile, per raggiungere una pace autentica, con garanzie di sicurezza per il nostro Paese e dignità per la nostra gente”. Il presidente ha espresso gratitudine verso i soldati, le famiglie e i sostenitori di Kiev.
Commentando le parole di Trump, che lo ha definito un “dittatore senza elezioni”, Zelensky ha risposto: “Ma perché offendersi? Qualcuno che è un dittatore sarebbe offeso dalla parola dittatore”. Ha poi aggiunto: “Per me, onestamente, è importante cosa pensano gli ucraini di me. Penso che lo stesso valga per il presidente Trump. Per lui è importante cosa pensano di lui gli americani. E penso che questo sia molto importante per lui in questo momento”.
Nel contesto attuale, Kiev sta anche esplorando alternative ai satelliti Starlink, fondamentali per le comunicazioni militari, a causa delle tensioni legate all’accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti. Tuttavia, Steve Witkoff, negoziatore di Trump per la mediazione su Ucraina e Israele, ha garantito che l’accordo tra Washington e Kiev sarà firmato entro la prossima settimana.
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