Nella giornata di oggi, nella sua città di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi ha celebrato una messa speciale, segnata dalla recente elezione di papa Leone XIV. La chiesa era gremita di fedeli, accorsi per ascoltare le parole dell’arcivescovo, che ha condiviso riflessioni sul conclave appena concluso e sul nuovo Pontefice.
Durante l’omelia, Zuppi, considerato da molti uno dei possibili candidati al papato, ha espresso gratitudine verso papa Leone XIV e ha invitato i presenti a non fare paragoni con i predecessori. “Impareremo a conoscere papa Leone, abbiamo avuto in questi giorni tante notizie sulla sua vita, ma non facciamo confronti. Ascoltiamo le sue parole sulla pace disarmata e disarmante per essere costruttori di ponti”, ha dichiarato.
L’arcivescovo ha inoltre ricordato l’eredità lasciata da papa Francesco e il significato delle differenze all’interno della Chiesa. “Ho sperimentato nel conclave e nelle congregazioni tante differenze di sensibilità, provenienze diverse, ma che sono la ricchezza della Chiesa. E che sono la grande eredità di papa Francesco: tutti si sentono a casa perché la Chiesa rende tutti figli e amati”, ha sottolineato.
Rivolgendo lo sguardo al momento del conclave, Zuppi ha raccontato l’emozione vissuta dai cardinali quando è stato eletto il nuovo Pontefice. “Quando si sono aperti i finestroni è stato commovente, ha detto. Tutti erano commossi nel vedere e nel sentire di essere una cosa sola, è stata una sensazione così viva e così fisica. Una bellezza veramente senza confini”.
Il cardinale ha poi elogiato la figura di papa Leone XIV, definendolo un “umile servitore di Dio e dei fratelli”. “La sua consapevolezza mi – e ci – aiuta a metterci al servizio, ad essere umili nel servizio. Abbiamo visto la sua mitezza e la sua umiltà nel modo di guardare agli altri, in un mondo che sceglie il riarmo invece di rafforzare il dialogo”, ha affermato.
Un altro punto centrale del discorso è stata la scelta del nome Leone, che richiama papa Leone XIII. Secondo Zuppi, questa decisione rappresenta un segnale importante in un’epoca dominata dalle sfide del digitale e dell’intelligenza artificiale. “Ricorda quella di Leone XIII, perché la grande rivoluzione del digitale e dell’intelligenza artificiale sia a difesa della dignità umana. Gli auguro di vivere quell’amore che, come diceva Sant’Agostino di cui lui è un figlio, che rende leggere le cose pesanti e facili le cose difficili”, ha concluso.
La messa si è svolta alla presenza di numerosi fedeli e personalità politiche, testimoniando l’importanza dell’evento per la comunità locale. Il clima era solenne, ma al contempo carico di speranza per il futuro della Chiesa sotto la guida del nuovo Papa.
L’elezione di papa Leone XIV è stata accolta con grande entusiasmo anche al di fuori dell’Italia. In Perù, ad esempio, molti hanno ricordato il suo impegno durante la pandemia di Covid-19, quando aiutò a fornire ossigeno per salvare vite umane. Questo episodio è stato citato in diverse occasioni come esempio della sua dedizione al prossimo e alla solidarietà.
Concludendo l’omelia, il cardinale Zuppi ha ribadito l’importanza dell’umiltà e del dialogo come strumenti per costruire un mondo migliore. Il suo messaggio ha trovato eco tra i presenti, che hanno accolto con calore le sue parole.
L’evento segna un momento significativo per la Chiesa cattolica, che si prepara ad affrontare nuove sfide sotto la guida di papa Leone XIV, portatore di un messaggio di pace e unità. La comunità di Bologna, rappresentata dal cardinale Zuppi, si è unita in preghiera per sostenere il nuovo Pontefice nel suo cammino.
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