Per la tragedia della Marmolada non ci sarà nessun colpevole, la Procura: “Evento imprevedibile”



Il procuratore capo di Trento ha detto che in questo momento possiamo assolutamente escludere la prevedibilità e la negligenza o l’imprudenza per quanto riguarda il crollo della Marmolada.



Nonostante la valanga della Marmolada abbia fatto strage di scalatori e alpinisti, forse non ci sarà mai un imputato, almeno dal punto di vista giudiziario. La Procura di Trento, competente per territorio, ritiene che un incidente imprevedibile abbia causato il crollo e la valanga che ha travolto diverse cordate.

Secondo gli inquirenti, al momento non si ritiene che nessuno abbia agito con negligenza o imprudenza. Poiché l’incidente è stato inaspettato e quindi non prevedibile da nessuno, possiamo assolutamente escludere la prevedibilità e la negligenza o l’imprudenza, ha dichiarato Sandro Raimondi, procuratore capo di Trento, intervistato dal Tg3.

“L’imprevedibilità in questo momento è quella che la fa da protagonista” ha sottolineato Raimondi, ricordando che “Per avere una responsabilità bisogna poter prevedere un evento, cosa che è molto molto difficile”.

Il fascicolo sulla tragedia della Marmolada, aperto con l’accusa di disastro colposo, rimarrà probabilmente a carico di ignoti. La sua utilità terminerà probabilmente quando tutte le persone decedute e disperse saranno state identificate e localizzate.

“Aspettiamo i risultati delle analisi che stanno eseguendo i Carabinieri ma in questo momento l’imprevedibilità è tale che il nostro fascicolo è un raccoglitore di carte. Vedremo cosa sarà utile per l’accertamento dei fatti e cosa sotto il profilo penale” ha aggiunto lo stesso Procuratore, spiegando: “Ci impegneremo a far luce su tutto e a garantire che cose del genere non succedano più. La collega Nazzaro Antonella ha aperto un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Anche se credo che chi ha organizzato le cordate sia morto anche lui”.

Gli investigatori si stanno concentrando sulla raccolta di informazioni sulle vittime. È stato infatti predisposto il test del DNA su tutti i resti umani per identificare tutti gli escursionisti travolti dalla valanga di ghiaccio.



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