Gli scienziati hanno individuato un fungo comune nell’intestino, Fusarium foetens, che potrebbe aiutare nel trattamento della steatosi epatica non alcolica (NAFLD), in particolare nella sua forma più grave, nota come steatoepatite metabolica (MASH).
Il fungo, presente naturalmente nel microbioma intestinale umano, è stato testato su topi con condizioni epatiche simili alla MASH. I risultati, pubblicati recentemente, hanno mostrato un miglioramento significativo della salute del fegato, con riduzione di infiammazione e fibrosi.
Questo effetto benefico è attribuito a un composto prodotto dal fungo, chiamato FF-C1, che regola le reazioni chimiche nel fegato e ne riduce i danni. La scoperta apre nuove possibilità per il trattamento della MASH, una patologia in aumento e attualmente priva di terapie efficaci.
Tuttavia, i ricercatori sottolineano che lo studio è ancora in fase preliminare e saranno necessari ulteriori trial clinici per confermare sicurezza ed efficacia sull’uomo. Si tratta di un passo importante per comprendere il ruolo del microbioma intestinale—in particolare delle specie fungine—nella salute del fegato e per sviluppare future terapie basate sul microbiota.
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