Un evento straordinario si è svolto oggi a Roma, dove un milione di giovani provenienti da 146 nazioni si sono radunati nella spianata di Tor Vergata per partecipare alla Veglia di preghiera presieduta da Papa Leone XIV. L’incontro, parte delle celebrazioni per il Giubileo dei Giovani, ha avuto inizio alle 20:30 e si è concluso alle 21:30, con momenti di grande intensità spirituale e riflessione.
Durante la giornata, i partecipanti hanno animato l’attesa con canti, balli e momenti di condivisione, creando un’atmosfera di gioia e unità. Tuttavia, al calare della sera, l’arrivo del Pontefice ha portato un silenzio carico di emozione. Papa Leone XIV, accolto da un’ovazione calorosa, ha percorso l’ultimo tratto a piedi, portando con sé la croce del Giubileo e accompagnato da circa 200 giovani. Tra questi, alcuni ragazzi provenienti da contesti difficili, segnati dalle guerre e dalle migrazioni.
Nel suo discorso, il Pontefice ha esortato i giovani a perseguire la giustizia e a rinnovare il loro stile di vita per contribuire alla costruzione di un mondo più umano. “Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano”, ha dichiarato. Ha inoltre sottolineato l’importanza di essere “testimoni di giustizia e di pace” e ha indicato che il futuro necessita di uomini e donne capaci di incarnare la speranza.
Un aspetto centrale del discorso è stato il valore dell’amicizia, che Papa Leone XIV ha definito come una possibile via per la pace. Ha evidenziato come l’incontro tra giovani provenienti da ogni parte del mondo rappresenti un esempio concreto di armonia e solidarietà. L’appello del Pontefice si è poi rivolto alla ricerca della verità: “Cercate con passione la verità, rifuggendo dalle menzogne e dalle ambiguità dei social e di internet”. Ha invitato i ragazzi a fare scelte significative e radicali che possano trasformare le loro vite, come il matrimonio, l’ordine sacro e la consacrazione religiosa, descrivendole come espressioni di un dono libero e liberante che porta alla vera felicità.
Il momento più toccante della Veglia è stato quando Papa Leone XIV ha chiesto ai presenti di pregare per tre giovani legati al Giubileo. Il primo è un ragazzo spagnolo ricoverato presso l’ospedale Bambino Gesù. Gli altri due sono Maria, una ventenne spagnola, e Pascale, una diciottenne egiziana, entrambe scomparse tragicamente prima di poter partecipare all’evento. “Avevano scelto di venire a Roma per il Giubileo dei Giovani e la morte le ha accolte”, ha detto il Pontefice.
La conclusione del Giubileo dei Giovani è prevista per domani, con una messa solenne presieduta da Papa Leone XIV. Questo evento rappresenta un momento significativo per la Chiesa cattolica e per i giovani di tutto il mondo, chiamati a riflettere sul loro ruolo nella costruzione di una società più giusta e pacifica.
L’energia e la partecipazione dimostrate dai ragazzi durante questa celebrazione sono state un segno tangibile della loro volontà di essere protagonisti del cambiamento. Il messaggio del Pontefice, che ha alternato italiano, inglese e spagnolo nelle sue risposte ai giovani, ha trovato eco tra i presenti. La sua presenza a Tor Vergata ha trasformato questa Veglia in un’occasione unica per riaffermare valori universali come la solidarietà, la giustizia e la speranza.
Con il Giubileo dei Giovani, Roma si è confermata ancora una volta un punto di riferimento spirituale e culturale per milioni di persone. La città ha accolto con entusiasmo questo evento straordinario, dimostrando la sua capacità di essere un luogo dove le differenze si incontrano e si trasformano in opportunità di crescita comune.



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