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In Italia arrivano 31 bambini palestinesi evacuati da Gaza per cure mediche: soffrono di gravi malattie e ferite



Un’importante iniziativa umanitaria sta portando in Italia 31 bambini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, bisognosi di cure mediche urgenti a causa di gravi patologie congenite e lesioni riportate durante il conflitto. I piccoli pazienti, accompagnati dai loro familiari, arriveranno attraverso tre voli speciali organizzati dall’Aeronautica Militare italiana. L’operazione, che rappresenta la quattordicesima evacuazione sanitaria dal gennaio 2024, è stata resa possibile grazie al coordinamento tra diverse istituzioni nazionali e internazionali.



Il primo aereo è previsto in arrivo nella serata di oggi, mercoledì 13 agosto, presso l’aeroporto di Roma-Ciampino, dove sarà accolto dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, in rappresentanza del Governo. Gli altri due voli atterreranno successivamente a Milano Linate e Pisa, portando complessivamente in Italia quasi 120 persone tra pazienti e accompagnatori.

I bambini evacuati, tutti affetti da gravi condizioni mediche, saranno trasferiti in diversi ospedali italiani per ricevere trattamenti specialistici. Tra le strutture coinvolte figurano il Bambin Gesù di Roma, il Santo Bono di Napoli, il Gaslini di Genova, il Meyer di Firenze, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo e molti altri centri di eccellenza distribuiti sul territorio nazionale. La Farnesina ha sottolineato che questa operazione segna un passo significativo nell’impegno umanitario dell’Italia verso la popolazione palestinese.

“Grazie a quest’ultima evacuazione sanitaria, supererà i 180 il numero di bambini di Gaza e loro familiari (580 persone in totale) sinora accolti in Italia nell’ambito delle operazioni umanitarie portate avanti dal nostro Paese,” ha dichiarato il Ministero degli Esteri. Sommando anche i casi di ricongiungimento familiare, il numero totale di palestinesi giunti in Italia dall’inizio del conflitto ammonta a 917.

L’evacuazione è stata organizzata con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno e del Dipartimento della Protezione Civile. La collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Meccanismo Europeo di Protezione Civile ha permesso di garantire un’efficace gestione dell’intera operazione.

I voli sono partiti dall’aeroporto di Eilat, nel sud di Israele, dopo un complesso processo logistico che ha richiesto un intenso lavoro di coordinamento tra le autorità italiane e internazionali. Questo intervento, considerato uno dei più rilevanti finora realizzati, è stato progettato per rispondere alle esigenze sanitarie dei più vulnerabili, offrendo loro una possibilità concreta di ricevere cure adeguate.

Le strutture sanitarie italiane coinvolte nell’accoglienza dei pazienti sono state selezionate in base alla loro capacità di fornire trattamenti altamente specializzati. Gli ospedali italiani vantano una lunga tradizione di eccellenza nella cura pediatrica e si sono già distinti in precedenti operazioni umanitarie simili. I bambini saranno distribuiti tra le diverse regioni italiane per garantire un’assistenza tempestiva e mirata.

L’Italia si conferma così un attore chiave nell’ambito delle operazioni umanitarie internazionali, dimostrando solidarietà verso le popolazioni colpite da conflitti e crisi umanitarie. Le evacuazioni sanitarie rappresentano una risposta concreta alle necessità urgenti dei pazienti che non possono ricevere cure adeguate nei loro paesi d’origine.

La Farnesina ha inoltre evidenziato che queste operazioni non solo salvano vite, ma contribuiscono anche a rafforzare i legami tra l’Italia e la comunità internazionale, promuovendo valori di cooperazione e solidarietà. L’impegno umanitario italiano si estende anche ad altre aree di crisi nel mondo, confermando il ruolo del Paese come promotore di interventi salvavita.

Con l’arrivo dei bambini palestinesi, l’Italia ribadisce la sua volontà di essere un punto di riferimento per le operazioni umanitarie globali. Il lavoro congiunto delle istituzioni coinvolte sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale per affrontare le sfide poste dalle emergenze sanitarie e dai conflitti armati.



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