“Posso rivolgermi a voi in dialetto in tutte le lingue delle tre province”. Così si è espresso Pasquale Tridico, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Calabria, durante un intervento a Perfidia, un programma televisivo locale. Tuttavia, è opportuno ricordare che in Calabria, dal 1992, le province sono cinque. Nel 1992, infatti, sono state istituite le province di Crotone e Vibo Valentia. È lecito domandarsi se il padre del reddito di cittadinanza, che non risiede in Calabria da oltre trent’anni (essendo partito a diciannove anni e non avendo più fatto ritorno), sia stato informato di tale dato.
Pasquale Tridico, la gaffe clamorosa: quante sono le Province in Calabria? pic.twitter.com/FE4hEHA1yR
— DC News (@DNews10443) September 8, 2025
Anche Giovanni Calabrese, assessore al Lavoro della Regione Calabria, contesta la lontananza del presidente dell’Inps. “È evidente che il presidente Tridico non risieda in Calabria da trent’anni, che non conosca nulla della sua Regione, ormai solo d’origine, e che sia stato semplicemente nominato da Roma per logiche politiche lontane anni luce dal territorio. E leggendo le sue dichiarazioni questa constatazione si fa sempre più evidente. Il professore, attaccato come una cozza alla sua poltrona di Bruxelles, non sa ciò che la Regione Calabria ha fatto in questi quattro anni”, ha dichiarato l’assessore.
E pensare che Tridico sarà l’esponente su cui scommette il campo larghissimo. L’investitura dell’eurodeputato M5S è stata ratificata, dopo tre ore di serrata riunione, nella sede della federazione regionale Pd. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Pd, M5S, Avs, Federazione riformista, Psi, Italia viva, Azione, +Europa, Partito repubblicano, Demos, Mezzogiorno federato e Rifondazione comunista. Dodici sigle e un’unità amplissima. Saranno sufficienti?



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