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Corteo per Gaza a Milano, forzati gli ingressi della Centrale: polizia carica i manifestanti



Questa mattina, lunedì 22 settembre, Milano ha visto una massiccia mobilitazione a sostegno della Palestina, con migliaia di persone che hanno partecipato a un corteo per protestare contro la situazione a Gaza. Gli organizzatori hanno chiesto un fermo intervento da parte del governo italiano, esortando a prendere una posizione chiara contro le azioni di Israele. Durante la manifestazione, una partecipante ha dichiarato a Fanpage.it: “Facciamo vedere che non abbiamo paura della pioggia, lì scendono razzi, non acqua”.



Nonostante il maltempo e i forti temporali che hanno colpito la città, i manifestanti si sono radunati a partire dalle ore 10:00 in piazzale Cadorna, per poi muoversi verso il centro, attraversando diverse vie e arrivando infine alla Stazione Centrale di Milano. Il corteo ha seguito un percorso che includeva viale Gadio, via Legnano, i Bastioni di Porta Volta, e ha concluso la sua marcia in piazza Duca d’Aosta, di fronte alla stazione.

Tra le voci che si sono levate durante la manifestazione, molti hanno ribadito la necessità di bloccare le azioni di Israele e di opporsi a quello che definiscono un sistema ingiusto. “Nonostante la pioggia siamo qui e siamo migliaia”, ha affermato un manifestante. Altri hanno aggiunto: “Siamo qui per bloccare Israele e questo sistema infame. Chiediamo lo stop al genocidio. Sosteniamo la via della dignità e della liberazione senza condizioni, per questo il nostro compito è quello di fare pressioni sui governi complici e resistenza nelle strade”.

Durante il percorso, il corteo ha anche visto momenti di tensione. Quando i manifestanti si sono avvicinati al consolato americano, presidiato dalle forze dell’ordine, hanno alzato slogan accusatori, gridando “assassini”. Un momento di silenzio è stato osservato in piazza della Repubblica, durante il quale è stato riprodotto il suono inquietante dei droni, simile a quelli che attaccano Gaza. “Questo rumore dovete sentirlo nella vostra coscienza”, hanno esortato i manifestanti al megafono, prima di bruciare una bandiera degli Stati Uniti.

Più tardi, si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia alla Stazione Centrale. Un gruppo di giovani ha tentato di forzare il blocco per entrare nella fermata della metropolitana, portando a scontri diretti con le forze dell’ordine. Nonostante l’uso di lacrimogeni da parte della polizia, alcuni manifestanti sono riusciti a entrare nella stazione, rompendo le porte per accedere.

La manifestazione ha avuto un impatto significativo sul traffico e sui trasporti pubblici a Milano, con ritardi e cancellazioni segnalati per treni, bus e tram. Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza di far sentire la propria voce in un momento critico per la causa palestinese, richiamando l’attenzione su una questione che continua a generare forti emozioni e divisioni a livello internazionale.

La partecipazione massiccia e le intense emozioni espresse dai manifestanti dimostrano la crescente frustrazione nei confronti della situazione a Gaza e il desiderio di molti di vedere un cambiamento reale nelle politiche del governo italiano e della comunità internazionale. La manifestazione di oggi rappresenta un chiaro segnale che la questione palestinese resta una priorità per molti cittadini, che chiedono giustizia e dignità per il popolo palestinese.

La giornata si è conclusa con un appello alla solidarietà e alla continuità della mobilitazione, poiché i manifestanti hanno espresso la loro determinazione a proseguire nella lotta per i diritti umani e contro le ingiustizie.



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