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Elly Schlein e la Flotilla: chiede che sia protetta da una missione dell’Unione Europea



Dopo aver preso le distanze da un’iniziativa controversa pro Palestina, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha riacceso il dibattito esprimendo il suo sostegno alla missione della Global Sumud Flotilla. Secondo Schlein, questa iniziativa rappresenta una “giusta causa” e ha suggerito che sarebbe opportuno attivare una missione di scorta e protezione da parte dell’Unione Europea. Le sue dichiarazioni, rilasciate a Repubblica, contrastano nettamente con il suo precedente dietrofront, influenzato dal pressing interno del partito e dall’appello del presidente Sergio Mattarella.



Schlein ha ribadito: “Resta il nostro invito a sperimentare tutte le strade per raggiungere l’obiettivo: portare viveri e medicinali nella Striscia. Per questo sono grata ai nostri deputati che fanno da scorta democratica alla missione umanitaria”. Nelle sue affermazioni, ha sottolineato che “chi sta violando il diritto internazionale è Netanyahu, non questi ragazzi che provano a spezzare un blocco illegale”. Ha descritto i membri della Flotilla come persone unite per una causa giusta, evidenziando il parallelismo con le manifestazioni che si sono svolte in Italia.

In un attacco diretto al governo, Schlein ha criticato la premier Giorgia Meloni, affermando che quest’ultima ha scelto di “dividere la nostra nazione” durante il suo intervento alle Nazioni Unite, dove ha attaccato non solo la Flotilla, ma anche giudici e opposizione. Secondo Schlein, “nessun premier aveva mai osato tanto”. Ha aggiunto che Meloni ha interpretato le manifestazioni di protesta contro le azioni del governo israeliano come un attacco personale, chiedendosi: “Ma davvero pensa che tra le centinaia di migliaia di persone scese in piazza per la Palestina non ci sia uno che l’ha votata?”.

Inoltre, Schlein ha voluto esprimere la sua gratitudine al Patriarcato Latino di Gerusalemme, che ha offerto la sua disponibilità a mediare per facilitare l’arrivo degli aiuti a Gaza. Ha dichiarato: “Già nei giorni scorsi avevamo ringraziato il patriarcato latino per la disponibilità a mediare per far arrivare gli aiuti a Gaza. Ci auguriamo che il dialogo tra Flotilla e Pizzaballa continui, ci stiamo spendendo per questo, ma non decidiamo noi, non siamo gli organizzatori e a bordo ci sono delegazioni di 44 paesi”.

Schlein ha continuato a criticare il governo per il trattamento riservato a Netanyahu, sollevando interrogativi sulla posizione del governo italiano. “Qualcuno prima o poi ci dovrà spiegare perché nel momento in cui Crosetto manda una nave in soccorso, la nostra premier prende la clava per attaccare la Flotilla più duramente di quanto abbia mai fatto con i massacri di Netanyahu”, ha affermato. Secondo Schlein, Meloni sembra più interessata a cercare lo scontro piuttosto che a trovare soluzioni pacifiche.

Il leader dem ha concluso il suo intervento sottolineando che la situazione attuale richiede un approccio più costruttivo e meno conflittuale. La sua retorica ha messo in evidenza una crescente tensione tra il governo e le forze di opposizione, con Schlein che cerca di capitalizzare sul malcontento popolare riguardo alla gestione della crisi in Gaza e alla risposta del governo italiano.

La posizione di Schlein e del Partito Democratico sembra riflettere una strategia più ampia per attrarre consensi in un contesto di crescente attenzione verso le questioni umanitarie e internazionali. La missione della Global Sumud Flotilla, secondo il suo punto di vista, non è solo un’iniziativa umanitaria, ma anche un’opportunità per il governo italiano di dimostrare un impegno reale nei confronti dei diritti umani.



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